Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
il giudice ha sbagliato secondo te?
la risposta è qua:
Tizia ha fatto un bonifico personale a Sempronio della metà dell'intera somma che Sempronio ha pagato per intero alla agenzia delle entrate.
quindi come avevo ipotizzato Tizio ha pagato il 50% di quello che avrebbe dovuto pagare Caio e quindi ha avuto l'OK dal Giudice per emettere il Decreto Ingiuntivo.
Lo ripeto Caio aveva da pagà anche se non era ancora entrato in possesso della sua parte di eredità.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il testamento dice che le tre quote predeterminate vadano sorteggiate fra i tre eredi e quindi gli oneri sono da dividere in parti uguali. Il sorteggio stabilirà chi sarà proprietario e di cosa.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma perché un terzo? Se c’è un testamento che dice diverso ?!?!
secondo me stai girando attorno ad un palo. E' vero che i lotti hanno valore differente e che fino a quando non viene fatto il sorteggio non si sa chi eredita cosa; ma la prima azione da fare non era quella di presentare la dichiarazione di successione ma bensì valutare i lotti in modo da vedere se c'era qualche lotto il cui valore ledeva la quota legittima che è di 2/9=22,22% del valore dell'intero patrimonio ricostruito. Una volta appurato che non c'era alcuna lesione di legittima si doveva procedere al sorteggio e quindi fare la dichiarazione di successione.
Qui invece, preso dalle fregole, un legittimario (sempronio) ha presentato la dichiarazione di successione, ha allegato la copia testamento (che per avere validità deve essere pubblicato dal notaio) e in attesa di questo benedetto sorteggio ha dichiarato che a quel momento i tre lotti erano in comunione indivisa. Per questo motivo il giudice ha rigettato la eccezione di Caio sulla indeterminazione del valore esatto da pagare e per lo stesso motivo ha ritenuto che Tizio aveva il diritto di far emanare il decreto ingiuntivo nei confronti di Caio per un importo pari alla metà del dovuto da Caio stesso per le spese di registrazione della successione del proprio padre.
Caio avrebbe dovuto pagare il 33,33% del costo di registrazione della dichiarazione di successione con le relative tasse. Quando, con il sorteggio, Caio si fosse accorto che il valore del lotto a lui capitato era ad esempio del 29,75% avrebbe potuto sostenere, ma non so con quale successo visto la procedura usata, che lui avrebbe dovuto concorre alle spese per il 29,75% e non per il 33,33% e che quindi gli altri due fratelli avrebbero dovuto restituirgli il 3,58% del totale delle spese pagare per la registrazione della successione.
Il fatto è che l'atteggiamento di non aver voluto pagare quello che doveva gli sta costando più che se avesse lasciato perdere la richiesta di compensazione.
 

Francesco Brunetti

Membro Attivo
Proprietario Casa
Capisco la tua considerazione realista ma in punta di diritto secondo me non ci sono i presupposti per chiedere esattamente il 33,3% e non il 24 o il 32. Ne avrebbe avuto il diritto la agenzia delle entrate ma non un erede che per la fregola ha dichiarato quello deciso lui senza alcun motivo
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ne avrebbe avuto il diritto la agenzia delle entrate
vedi che continui a sbagliare, perché ti fidi delle tue convinzioni. L'agenzia delle entrate si rivolge a chi ha presentato la dichiarazione di successione perché gli eredi, ma anche i chiamati all'eredità (cioè quelli che non hanno ancora deciso di accettare o meno la loro parte) sono obbligati in solido nel pagamento delle imposte sulla massa ereditaria. Per questo io avevo consigliato una cronologia di atti da compiere. L'agenzia delle entrate colpisce colui che si è qualificato tra gli eredi; la ripartizione delle spese se le scaccolano gli eredi tra di loro.
Il fatto è che una cosa è presentare la dichiarazione di successione che è un atto fiscale che serve per far pagare le eventuali imposte sul patrimonio ereditario. La dichiarazione di successione è un adempimento che può compiere chiunque è chiamato all'eredità e non ha ancora accettato la sua parte.
Per essere eredi bisogna aver accettato l'eredità nei modi e nei tempi previsti dalla legge, I modi sono: accettazione tacita, accettazione espressa e accettazione con beneficio di inventario; i tempi sono 10 anni dalla apertura della successione (data di morte del de cuius). La presentazione della dichiarazione di successione non è un atto che comprova nemmeno l'accettazione tacita della eredità, perché è una formalità burocratica amministrativa.
I tre fratelli hanno 10 anni per accettare l'eredità ma gli effetti della accettazione della eredità andranno a ritroso fino al momento della apertura della successione.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Vero che in punta di diritto non poteva ne Sempronio ne tizio rivalersi del 33,33% esatto?
no è sbagliato. rileggi quello che ho scritto. C' è anche una sentenza. Tizio e Sempronio hanno pagato anche per Caio perché lui non vuole pagare? Il 33.33% è una divisione in parti uguali delle spese della denuncia di successione. Ti ho già scritto quello che al massimo lui avrebbe dovuto fare.
Guarda che se lui va avanti in punta di diritto poi arriva la scure della legge.
 

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