Buonasera,
mi trovo in una situazione veramente assurda.
Quattro anni fa ho acquistato un appartamento (trilocale) in un nuovo condominio, per la quale, al momento dell'atto, non era ancora stato rilasciato il certificato di agibilità dall'impresa (al momento dell'atto il condominio era completato per metà e il cantiere era ancora aperto).
Finiti i lavori l'impresa, accampando le solite scuse sulla crisi, non ha più completato le parti comuni del fabbricato e non ha più rilasciato l'agibilità (nonostante fosse stata garantita in atto).
Ora, dopo 4 anni, sono in procinto di vendere casa per trasferirmi altrove e non volendo lasciare casini all'acquirente subentrante mi sono attivato per ottenere l'agibilità dell'alloggio, recuperando (a mie spese) le certificazioni mancanti e incaricando un geometra per seguire le pratiche.
Qua però scopriamo che l'alloggio, un trilocale più mansarda, ha anomalie edilizie, rispetto ai progetti depositati all'epoca in comune dall'impresa e che quindi va fatta una sanatoria.
Sconsolati ma rassegnati incarichiamo il geometra di occuparsene e viene fuori che le 2 camere da letto non hanno aerazione sufficiente per essere considerate abitabili! Di fatto quindi quattro anni fa mi è stato venduto un alloggio per trilocale abitabile, essendo però un monolocale con 2 stanze non abitabili!
La cosa strana è che anche i progetti depositati in comune all'epoca, difformi rispetto alla realtà su alcune cose, avevano segnate aperture non sufficienti ma il comune sembra aver "fatto finta di non vederlo".
L'atto effettuato quattro anni fa, dove mi si spacciava un monolocale con 2 stanze non abitabili per trilocale abitabile suppongo sia impugnabile. Credo che sia stata una truffa bella e buona!
Ma impugnando l'atto, io che ho li sopra un mutuo (che contavo di estinguere con la vendita della casa) cosa devo aspettarmi?
Qualcuno sa darmi qualche consiglio? Io e mia moglie siamo moralmente a terra.
mi trovo in una situazione veramente assurda.
Quattro anni fa ho acquistato un appartamento (trilocale) in un nuovo condominio, per la quale, al momento dell'atto, non era ancora stato rilasciato il certificato di agibilità dall'impresa (al momento dell'atto il condominio era completato per metà e il cantiere era ancora aperto).
Finiti i lavori l'impresa, accampando le solite scuse sulla crisi, non ha più completato le parti comuni del fabbricato e non ha più rilasciato l'agibilità (nonostante fosse stata garantita in atto).
Ora, dopo 4 anni, sono in procinto di vendere casa per trasferirmi altrove e non volendo lasciare casini all'acquirente subentrante mi sono attivato per ottenere l'agibilità dell'alloggio, recuperando (a mie spese) le certificazioni mancanti e incaricando un geometra per seguire le pratiche.
Qua però scopriamo che l'alloggio, un trilocale più mansarda, ha anomalie edilizie, rispetto ai progetti depositati all'epoca in comune dall'impresa e che quindi va fatta una sanatoria.
Sconsolati ma rassegnati incarichiamo il geometra di occuparsene e viene fuori che le 2 camere da letto non hanno aerazione sufficiente per essere considerate abitabili! Di fatto quindi quattro anni fa mi è stato venduto un alloggio per trilocale abitabile, essendo però un monolocale con 2 stanze non abitabili!
La cosa strana è che anche i progetti depositati in comune all'epoca, difformi rispetto alla realtà su alcune cose, avevano segnate aperture non sufficienti ma il comune sembra aver "fatto finta di non vederlo".
L'atto effettuato quattro anni fa, dove mi si spacciava un monolocale con 2 stanze non abitabili per trilocale abitabile suppongo sia impugnabile. Credo che sia stata una truffa bella e buona!
Ma impugnando l'atto, io che ho li sopra un mutuo (che contavo di estinguere con la vendita della casa) cosa devo aspettarmi?
Qualcuno sa darmi qualche consiglio? Io e mia moglie siamo moralmente a terra.