Elisabetta48

Membro Senior
E' poi il locatore che esigere dall'inquilino la quota di sua competenza definita nel contratto di locazione.
Appunto: quelli già non pagano quando sono in casa e dopo lo sfratto spariscono. Sono troppo lunghi i tempi di reazione. Nell'appartamento di cui vado raccontando in questi giorni, dopo lo sfratto è stato trovato di tutto anche una recente bolletta del gas da cui risulta che gli inquilini già erano insolventi nella primavera dello scorso anno. Eppure ancora il gas non gli era stato tagliato. Gli scrocconi ci marciano su contando sull'inerzia di tutto il nostro sistema.
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Gli scrocconi ci marciano su contando sull'inerzia di tutto il nostro sistema.
Càmpano sull'inerzia dell'ENI e di tutti gli altri fornitori. Inoltre non esiste un registro dei morosi condiviso dalle aziende fornitrici di acqua-luce-gas. Un tale registro consentirebbe ad un'azienda se una data persona è morosa oppure (ancora) no e dire: senti bello, tu sei moroso nei riguardi del fornitore x ed io non ti faccio aderire al contratto. E se tu sani la morosità ti faccio sì aderire ma ti aumento il deposito cauzionale ed esigo che tu non abbia il contatore dentro casa. Capito?
 

Elisabetta48

Membro Senior
In questi giorni anzi ho imparato che esiste una forma di turismo molto in voga: il turismo energetico. Quando proprio un fornitore sta per tagliarti la luce, tu passi a un altro in libero mercato. Ti accorgi che stanno per tagliartela perché (dopo la raccomandata d'obbligo) progressivamente riducono la potenza.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
E il nuovo non sa (ma con il registro morosi potrebbe saperlo) che sei moroso col vecchio e allora fiduciosamente ti fa aderire al contratto.
questo era vero una decina di anni fa, ora non più. Siamo passati da un regime di monopolio ad un regime di oligopolio dei servizi energetici: gli oligo si sono accorti dei turisti energetici; si sono parlati tra loro e prima di prenderti come nuovo cliente si accertano che tu non abbia pendenze con il vecchio gestore.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Anche in questo le cose sono un po' in divenire. C'è stato un momento in cui il secondo gestore ti chiedeva il credito del primo (per una disposizione dell'Autorità per l'Energia), poi una sentenza del Tar Lombardia aveva riconosciuto come illegittimo questo provvedimento dell'Autorità.., poi il Consiglio di Stato ha reintrodotto la disposizione e, per quel che ne so io, si è in attesa dell'appello. Così almeno ho capito la vicenda.
Resta il fatto che in questo via vai di norme e sentenze, il famoso inquilino moroso di cui parlo ha fatto in tempo a cambiare alcune volte senza mai pagare niente (si è riusciti ad avere i tabulati ed ho verificato di persona, perché presente, che dopo alcuni giorni di potenza ridotta finalmente la luce gli è stata tolta, ma lui non c'era già più perché sfrattato. Ma ha un notevole debito con tutti)
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
C'è stato un momento in cui il secondo gestore ti chiedeva il credito del primo (per una disposizione dell'Autorità per l'Energia), poi una sentenza del Tar Lombardia aveva riconosciuto come illegittimo questo provvedimento dell'Autorità.., poi il Consiglio di Stato ha reintrodotto la disposizione e, per quel che ne so io, si è in attesa dell'appello. Così almeno ho capito la vicenda.
Il credito si chiamava COMOR?
 

davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
Eccomi, nell'assemblea condominiale di ieri abbiamo discusso anche del distacco dei termosifoni della Gelateria,
L'Amm.re che è anche un proprietario e che come mè residente dalla costruzione ed è un Geometra ha spiegato il perchè si deve rispondere in modo negativo. Abbiamo stilato questa risposta da inviare al richiedente:
"L'Assemblea esprime parere contrario al distacco del riscaldamento della proprietà................in quanto trattandosi di un condominio, il nostro, costruito ( negli anni '70 ) senza isolamento tra le varie proprietà e con i tubi dell'impianto non coibentati, il riscaldamento complessivo regge in quanto ogni unità dà un contributo di calore a quelle vicine e pertanto il riscaldamento totalmente autonomo potrebbe essere spento con danno di calore alle unità immobiliari contigue. Altro aspetto negativo sarebbe quello per il quale senza accendere l'impianto autonomo usufruirebbe del calore rilasciato dalle unità contigue e dai tubi condominiale."
Cosa ne dite come risposta ?
Attendo commenti, suggerimenti e consigli.
 

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