Gianco

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Può vendere la sua quota rispettando il diritto di prelazione dei cognati, altrimenti chiede al giudice la divisione giudiziale. In questo caso, visto che un tecnico sostiene che l'immobile sia divisibile, si dovrebbe giungere a questa conclusione. Ovviamente lo stesso scopo si raggiungerà sostenendo un maggior costo e certamente con tempi connessi alla lentezza dei nostri apparati giudiziari.
 

mandarino

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Proprietario Casa
quindi tu dici che una volta che immobile diviso ,la vedova ha individuato la sua quota,invia comunicazione ai cognati chiedendo se hanno intenzione in base al diritto di prelazione di acquistare.come sicuramente avverrà non vi sarà risposta,la vedova ha già un acquirente e vende.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Nel momento in cui con la divisione la vedova diventa proprietaria della sua parte, i cognati non hanno più diritto di prelazione non avendo più il requisito di comproprietari, coeredi della stessa eredità. Pertanto senza altre storie lei può vendere tranquillamente.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
@mandarino ti fai bagnare il naso da @Gianco.
La vedova deve andare in mediazione per ottenere lo scioglimento della comunione, portando la relazione del geometra che sostiene la divisibilità secondo il c.c.. Il mediatore nomina un CTM il quale appurerà se, secondo il suo punto di vista, l'immobile può essere suddiviso.
Io avanzo qualche dubbio perché non credo possa lasciare la parte di 1/3, che spetta cognati, indivisa fra loro: se si fa lo scioglimento della comunione si fa per tutti non solo per chi la chiede.
Supponiamo un appartamento da 180 mq con doppi ingressi, composto da un salone doppio, 4 camere da letto, 1 cucina abitabile, 3 bagni ed un ripostiglio da dividere tra vedova e due cognati. A ciascuno deve garantire un ingresso nella sua proprietà non dipendente da altre proprietà, 1 bagno, 1 cucina abitabile ed almeno una stanza. Se per la vedova, a cui spettano 2/3 del valore dell'appartamento non ci sono problemi, la vedo un pò dura per i due cognati che si troverebbe con un ingresso da dividere tra loro con 1/6 di appartamento ciascuno (diciamo 30 mq). Se poi i cognati fossero 3 oppure la casa fosse più piccola con soli 2 bagni la vedo impossibile anche senza vedere la planimetria dell'appartamento, perché i costi delle modifiche per dare a ciascuno la propria parte sarebbero proibitivi.
Quindi in alternativa alla divisione immobiliare il CTM proporrà la vendita di tutto l'appartamento in modo che, con lo scioglimento della comunione, alla vedova possa arrivare i 2/3 del ricavato.
Ugualmente, se i cognati non si presentassero in Mediazione o rifiutassero quanto stabilito dal Mediatore, succederà presso un Giudice e questa volta i cognati o accetteranno o ricorreranno in appello ma si sveneranno.
 
Ultima modifica:

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se la divisione è richiesta dai fratelli è probabile che, se fosse vero che sia possibile staccare la parte per la sorella e lasciare unite le quote dei fratelli, si possa risolvere in tal senso. Non insisto, ma credo che un buon legale possa raggiungere lo scopo.
 

chiacchia

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Proprietario Casa
Situazione attuale che sto vivendo: due appartamenti uno sopra al'altro pertanto già ben divisi, ricorso in tribunale per un mancato accordo tra 4 fratelli di cui 3 in accordo e il quarto che ha avuto di più di quello che gli spettava, ma pur concedendogli il di più sono 10 anni che non si arriva alla conclusione costo previsto della operazione tra 8000 e 15000 €uro valore dell'immobile iniziale € 900.000 valore attuale per mancata manutenzione crollo del mercato ecc. € 400.000 e il risultato è ancora in alto mare perché gli avvocati che curano il quarto fratello stanno creando tanti di quei problemi che il giudice se avesse la possibilità di picchiarli lo avrebbe fatto in prima persona, una ultima giusto per dare l'idea, il giudice ha nominato un CTU ebbene il quarto fratello non lo vuole pagare anche se il giudice ha stabilito lui il compenso, pertanto il CTU ha aperto un'altra causa per essere pagato.
Fatti un poco i conti e vedi se ti conviene che la vedova faccia un'azione in tribunale.
 

mandarino

Membro Attivo
Proprietario Casa
….resta inteso e ovvio che i cognati non intendono che la vedova venda la sua parte e non intendono neppure acquistarla...pertanto prima di adire la mediazione la vedova non può vendere la sua parte...ho capito bene=
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
mandarino, mandarino sei una disperazione!!!
se la vedova trova un acquirente della sua parte di proprietà indivisa, e ci siamo con il prezzo, la signora ha fatto bingo. Non deve far altro che scrivere ai cognati che ha trovato di vendere la sua parte, ed a quale prezzo, se entro 30 giorni dal ricevimento non avanzano il diritto di prelazione lei venderà. I cognati non si possono opporre.
Se la vedova non trova da vendere la sua parte o non trova una offerta congrua deve intraprendere la strada dello scioglimento della comunione. Anche a questa mossa i cognati non possono opporsi in quanto la comunione ereditaria cessa quando uno dei comunisti ne chiede lo scioglimento.
 

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