U

User_5791

Ospite
Buongiorno,
Vorrei sottoporvi il mio caso che è alquanto singolare.
Nel condominio dove abito l'impianto elettrico condominiale serve anche l'illuminazione all'interno dei singoli garages e cantine private. Alcuni condomini hanno deciso di installare le prese elettriche all'interno delle proprie pertinenze direttamente collegate all'impianto condominiale. Sono pertanto nate discussioni che sono sfociate nel regolamento condominiale dove si è deciso di applicare un canone a chi possedeva o volesse installare le prese nei garages. Il tutto sarebbe sottosposto a controllo da parte dell'amministratore di condominio (di cui ne dubito la legalità) che si dovrebbe prendere la responsabilità di controllare chi ha installato le prese.
Al di la se questa scelta di inserire e disciplinare in un regolamento condominiale tali limitazioni all'interno delle proprie pertinenze private sia o meno legale, ho riflettuto se eseguire in proprio il distacco dall'impianto elettrico condominiale del mio garage e collegarlo direttamente al di sotto del contatore elettrico dell'appartamento. In tal modo mi metterei al riparo da qualsiasi contestazione. Inizialmente si era pensato di procedere alla modifica di tutti i garages in tal modo ma le finanze di alcuni condomini pare non essere sufficiente a sopperire alla spesa. La modifica che vorrei apportare sarebbe eseguita da personale qualificato, a regola dell'arte, e comprensiva di tutte le procedure e documenti richiesti dalla legge. E' secondo voi possibile eseguire questa modifica senza il parere dell'assemblea condominiale e con il solo parere positivo dell'amministratore di condominio?
Grazie molte per i consigli.:fiore:
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
a mio parere ciò è possibile se conforme a quanto contenuto nel regolamento condominiale

Riferimento: cc Art. 1123 (Ripartizione delle spese)
Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio , per la prestazione dei servizi nell'interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione.......

 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
Non ho capito se i singoli box si affacciano in un corridoio comune con unica uscita all'esterno o se invece i box abbiano diretto accesso dall'esterno.
Nel primo caso se l'autorimessa è soggetta a rilascio dell'autorizzazzione di agibilità e controllo dell'efficenza degli impianti da parte dei vigili del fuoco ( il limite è di 9 posti auto) non è possibile realizzare un contatto diretto tra il contatore dell'abitazione e prese di corrente e illuminazione poste nel box privato all'interno di autorimessa collettiva. Questo perchè in caso di incendio deve essere possibile interrompere da un unico interruttore generale esterno o prossimo all'uscita tutti i collegamenti elettrici all'interno dell'autorimessa. Se lei esegue un tale tipo di intervento potrebbere essere causa dell'annullamento dell'agibilità dell'intera autorimessa. Considerando la possibilità che da qui a breve sarà possibile e sempre più frequente utilizzare automezzi a trazione elettrica (che quindi vanno ricaricati), sarebbe più opportuno installare per ogni singolo box un sotto contatore privato per la ripartizione dei costi effettivamente sostenuti da ogni unità mantenendo comunque il contatore generale condominiale dell'autorimessa. In tal modo sarebbe anche auspicabile lìinstallazione di pannelli fotovoltaici sul tetto del condominio che potrebbero usufruire delle agevolazioni attualmente in vigore in pratica anche a costo zero per il condominio.
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
vi ringrazio per la fiducia, compatibilmente con il tempo a disposizione dare qualche dritta sulle questioni di mia competenza non mi fa altro che piacere.
Grazie dell'invito
 
U

User_5791

Ospite
Gentile Lusetti,
In effetti si tratta proprio del caso di una autorimessa interrata sottoposta all'agibilità dei vigili del fuoco.
L'impianto condominiale sarebbe modificato in modo tale che tramite lo stesso pulsante di sgancio previsto per l'impianto condominiale si possa "tagliare" l'energia elettrica anche nel mio garage.
Grazie
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
Garage in autorimessa collettiva impianto elettrico

Come detto in precedenza il problema è di sicurezza di chi deve interviene in emergenza e non deve occuparsi di spegnere più interruttori ma compiere un operazione veloce sicura e immediata e deve perciò essere presente un solo interruttore ( due/tre al massimo in funzione della conformazione dell'autorimessa e con questo intendo varie linee per esempio box lato dx o sn o piano inferiore) comunque tutti ubicati in un solo punto di accesso. Se l'impianto del box privato proviene dal corrispondente appartamento non può avere un interruttore in comune con atri box e impianti condominiali poichè altrimenti come fa a separare la corrente da lei pagata rispetto a quella del condominio? Peraltro, ammesso anche per assurdo che il comando dei vigili del fuoco accettasse una situazione particolare con un suo interruttore specifico a fianco a quello condominiale, dovrebbe comunque lei presentare il progetto redatto da tecnico abilitato alla prevenzione incendi presso il competente ufficio VV.FF. e richiedere una variazione a tutta la situazione precedente.... e peraltro a questo punto aprirebbe la strada a tutti i condomini per ottenere identico trattamento che alla fine non potrebbe essere più accettato data la proliferazione di interruttori dai VV.FF..

Altra annotazione se avete una autorimessa coperta all'interno della stessa possono essere solo parcheggiate auto ( e a seconda dell'areazione/conformazione con limiti alle auto alimentate a GPL o metano). Qualsiasi altro utilizzo dell'autorimessa (vedi frizer a pozzetto o laboratori hobbistici tipo falegnameria, non possono essere presenti). Tutte funzioni che richiedono "la presa di corrente". Questo perchè usualmente l'autorizzazione ed il carico di fuoco è stato progettato per la funzione specifica. L'utilizzo in maniera difforme dalle autorizzazioni di tali locali potrebbe anche in caso di danni o incendi essere considerata inficiante delle polizze eventualmente stipulate con assicurazioni che si rivarrebbero sui condomini che non hanno rispettato i regolamenti...

Ritengo che sia fattivamente molto + praticabile ed economica per tutti la soluzione che le ho prospettato nella precedente risposta.
 
U

User_5791

Ospite
Grazie mille per le delucidazioni.:p
Il CPI non è ancora stato rilasciato poichè siamo ancora in una situazione dove la luce è quella di cantiere (mancanza delle opere di urbanizzazione necessarie). Pertanto la documentazione rilasciata dal costrutture sarebbe da modificare mediante perito o professionista iscritto all'albo in tempo utile per l'ispezione e controllo da parte dei VV.FF. Per quanto riguarda la fattibilità dello sgancio contemporaneo della luce condominiale dei corselli e delle pertinenze ritengo che sia una difficoltà già nota agli installatori in quanto, per quanto ne so, la maggior parte delle autorimesse interrate private possiede una alimentazione indipendente da quella comune. Devo dire inoltre che la possibiltà che anche gli altri condomini eseguino a loro volta (e a loro spese) la mia stessa modifica non può che farmi piacere poichè andrebbero a sanare una situazione di ambiguità e di controllo a vicenda su chi o meno ha le prese e consuma più energia elettrica.
 

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