luca lattanzio

Membro Attivo
Professionista
Ma se il contratto è registrato è stato indicato il prezzo e una data in cui ipoteticamente si dovrebbero incassare i money, come fa il proprietario ad incassarne 1000 e versarne 500 le tasse le pagherebbe comunque su 1000, la tracciabilità del pagamento da parte del proprietario con versamento in contanti sul proprio conto a parere mio è plausibile e rintracciabile in virtù del fatto che il prezzo è indicato sul contratto ed esiste una data di versamento di pari importo in corrispondenza del periodo dovuto e di riferimento, qualcuno mi spieghi dove sta scritto che è obbligatorio pagare tramite banca si parla solo di tracciabilità ai fini di una eventuale verifica, che non mi sembra così semplice da eseguire
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma se il contratto è registrato è stato indicato il prezzo e una data in cui ipoteticamente si dovrebbero incassare i money, come fa il proprietario ad incassarne 1000 e versarne 500 le tasse le pagherebbe comunque su 1000, la tracciabilità del pagamento da parte del proprietario con versamento in contanti sul proprio conto a parere mio è plausibile e rintracciabile in virtù del fatto che il prezzo è indicato sul contratto ed esiste una data di versamento di pari importo in corrispondenza del periodo dovuto e di riferimento, qualcuno mi spieghi dove sta scritto che è obbligatorio pagare tramite banca si parla solo di tracciabilità ai fini di una eventuale verifica, che non mi sembra così semplice da eseguire
Il problema è che il contratto ufficiale "registrato" non è di 1000 ma di 500.
 

masagu

Membro Assiduo
Proprietario Casa
No ragazzi il punto è questo. Una parte di affitto viene pagata con postepay l'altra parte con bonifico perché i ragazzi preferiscono dividersi la quota in base alle stanze che occupano (anche se io ho affittato l'intero appartamento e non le singole camere). Sul contratto infatti è specificata l'intera quota da versare. Detto questo ho scritto direttamente all'Agenzia delle Entrate che mi ha risposto che è un pagamento accettabile visto che risulta il codice fiscale di chi carica e a chi...in realtà non mi convince molto questa risposta perchè permane sempre il dubbio dell'assenza della causale...
 
J

JERRY48

Ospite
Ho rintracciato l'operazione, si trattava del versamento di un vaglia postale (pagabile a vista - non trasferibile)
versato in data 10 aprile 2012 - valuta 24 aprile 2012

Per me il vaglia postale è equivalente ad un assegno circolare.

Decorrenza dal 05/02/2013, disponibilità somme versate:
- assegno bancario 4 gg. lavorativi successivi alla data del versamento
- assegno circolare e vaglia Banca d'Italia 4 gg. lavorativi idem come sopra
- bollettino di conto corrente postale pagato allo sportello 4 gg. lavorativi alla data di incasso

Dati estratti dalle condizioni in essere del mio Banco Posta Più on line
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Decorrenza dal 05/02/2013, disponibilità somme versate:
- assegno bancario 4 gg. lavorativi successivi alla data del versamento
- assegno circolare e vaglia Banca d'Italia 4 gg. lavorativi idem come sopra
- bollettino di conto corrente postale pagato allo sportello 4 gg. lavorativi alla data di incasso

Meglio così, hanno ridotto il furto. Non so però se le banche applicano condizioni di reciprocità nei confronti degli assegni e vaglia postali.
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
No ragazzi il punto è questo. Una parte di affitto viene pagata con postepay l'altra parte con bonifico perché i ragazzi preferiscono dividersi la quota in base alle stanze che occupano (anche se io ho affittato l'intero appartamento e non le singole camere). Sul contratto infatti è specificata l'intera quota da versare. Detto questo ho scritto direttamente all'Agenzia delle Entrate che mi ha risposto che è un pagamento accettabile visto che risulta il codice fiscale di chi carica e a chi...in realtà non mi convince molto questa risposta perchè permane sempre il dubbio dell'assenza della causale...


E infatti la postepay non va bene ai fini della tracciabilità. Si tratta di una ricarica e non di un versamento o di un bonifico.
 

pennangelo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,
in relazione alla mia domanda per la riscossione del canone di affitto (in contanti con versamento sul mio c/c) a cui Voi avete dato risposte e per questo Vi ringrazio, Vi segnalo la risposta datami dall'Agenzia delle Entrate a cui mi sono rivolto:

"la norma in questione vieta il pagamento in contanti del canone di locazione. Pertanto, le segnalamo come elusiva e contraria alla norma stessa la pratica suggerita dall'impiegato di banca a cui lei ha fatto riferimento. Gli strumenti utilizzabili per il pagamento sono: bonifico bancario, assegno bancario non trasferibile, assegno circolare. Cordiali saluti".

cordiali saluti anche da parte mia
 

luca lattanzio

Membro Attivo
Professionista
Allora se il contratto è di 500 mi da ragione che il problema non è il versamento in banca ma l'evasione già perpetuata al momento della stesura del contratto che nulla ha che a vedere con la tracciabilità della movimentazione
 
U

User_38903

Ospite
Ciao a tutti, il problema non è stanare chi paga/incassa a nero, perchè continuerà a farlo :rabbia: ed anzi riderà di noi che incassiamo quanto registrato all'Agenzia delle Entrate. Il problema è che se avviene un controllo e non c'è tracciabilità l'Agenzia delle Entrate ti multa. Quindi la risposta dell'impiegato di banca è corretta (ed avallata dall'Agenzia delle Entrate), ma ripeto NON SERVE PER STANARE CHI INCASSA IN NERO. E' l'inquilino che NON DEVE ACCETTARE UNA SITUAZIONE DEL GENERE, e soprattutto se ha bisogno di avere delle agevolazioni fiscali sul 730 la potrà avere SOLO sulla parte che avrà pagato in modo tracciabile in quanto dovrà portare l'ultima ricevuta oltre al contratto registrato.
Saluti
 

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