uva

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non ho incassato l'affitto in quei mesi: e mi pongo la domanda di come considerare il periodo maggio÷agosto per la attuale dichiarazione dei redditi.
Non ho capito se proprio non hai incassato alcun canone; e se anche per il periodo precedente (da febbraio ad aprile) l'accordo che avevi registrato all'Ag. Entrate prevedeva una sospensione dell'affitto.
 

basty

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Non ho capito se proprio non hai incassato alcun canone; e se anche per il periodo precedente (da febbraio ad aprile) l'accordo che avevi registrato all'Ag. Entrate prevedeva una sospensione dell'affitto.
La realtà è sempre più complicata ed ho cercato di sintetizzare, ritenendo che certe circostanze fossero ininfluenti.

Le cose sono molto più complicate:
1) Intanto l'inquilino è in gravissimo ritardo con i canoni, e non ho ancora percepito quegli arretrati. Non ti sorprendere.
E' un giovane meccanico, che è da noi da oltre 20 anni: è sempre stato collaborativo; purtroppo trattando motocicli il lavoro risente della stagionalità. Ed ultimamente alla crisi gli si sono aggiunte difficoltà ad incassare da una grossa società nazionale di servizio postale con cui ha l'appalto di riparazione dei loro mezzi.
Roba da non credere: la crisi è ancora molto presente, specie quando viene scaricata sulle piccole realtà, anche se apparentemente non fa più notizia.
Senza contare che non abitando io in loco, posso contare sul suo aiuto quando sorgano eventuali problemi .
So che corro un grosso rischio, ma nonostante tutto lo ritengo inferiore a quello di cercare un nuovo sconosciuto inquilino.
2) L'inquilino occupa diversi locali, catastalmente distinti: quindi nella scrittura di febbraio 2017 ho dedotto la sola quota relativa al locale indisponibile, ovviamente non la quota relativa all'officina e magazzino, in cui ha potuto continuare l'attività.
3) Considerato il ritardo in essere, non gli ho ancora precisato come considerare i mesi successivi ad aprile, ma intendo appunto confermare l'abbuono fino ad agosto '17.

Che pasiensa.... ! Roba da nen cherdi.
 

uva

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non ho ancora percepito quegli arretrati.
Se si tratta di un contratto di locazione ancora in essere (e che non intendi risolvere, eventualmente avvalendoti della clausola risolutiva espressa se prevista nel contratto, malgrado l'attuale morosità dell'inquilino) dovrai dichiarare anche i canoni non percepiti. E pagare le relative imposte.

Inoltre mi pare che registrare adesso un accordo di riduzione (o forse sarebbe meglio dire sospensione) dei canoni relativi al periodo maggio-agosto 2017 sia veramente tardivo! Speriamo che l'Agenzia delle Entrate non sollevi qualche obiezione.
 

happysmileone

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Dalle istruzioni alla compilazione sembrerebbe proprio di no. Sempre che una "riduzione del canone di locazione " venga considerata un "adempimento successivo". Infatti :
"Una volta effettuata una registrazione presso un ufficio tutti gli "adempimenti successivi" dei contratti di locazione e di affitto di beni immobili vanno comunicati esclusivamente allo stesso ufficio "
 

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basty

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"Una volta effettuata una registrazione presso un ufficio tutti gli "adempimenti successivi" dei contratti di locazione e di affitto di beni immobili vanno comunicati esclusivamente allo stesso ufficio "
Si questa è la regola: ma come facciamo ad immaginare che Nemesis si sia potuto sbagliare su una normativa ? Dovrei aspettarmi il diluvio....
 

Nemesis

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Si questa è la regola
Che è consigliabile rispettare. Ma esiste l'eccezione. Infatti CIVIS prevede la possibilità d'indicare il diverso Ufficio.
Cattura.JPG
 
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basty

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@Nemesis
Scusa: in che contesto hai citato Civis?
Mi risulta utilizzato prevalentemente per segnalare correzioni o comunicare dati richiesti dalla Agenzia delle Entrate in sede di contestazione anomalie.
Non trovo quale procedura tu abbia indicato.

ps: (capisco che è sarà una semplice opinione-sensazione...)
- nel mio caso ritieni opportuno soprassedere alla nuova registrazione o può essere utile ai fini IRPEF?
- senza registrazione del prolungamento sarà sostenibile il perdurare dell'abbattimento del canone, a fronte dei lavori non conclusi?
 

happysmileone

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... quindi con CIVIS posso modificare "telematicamente" il contratto per la diminuzione del canone (per una annualita' come nel mio caso) mentre col mod. 69 sono costretto ad andare presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate ?
 

Nemesis

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quindi con CIVIS posso modificare "telematicamente" il contratto per la diminuzione del canone
No. Con CIVIS puoi richiedere assistenza sugli avvisi di liquidazione relativi ai
contratti di locazione. E quindi presentare le richieste di autotutela.
Di regola gli avvisi di liquidazione sono emessi dall’Ufficio presso il quale è stato registrato il contratto di locazione.
In questo caso, CIVIS prevede di segnalare (anche) che l'accordo di riduzione del canone è stato registrato presso un Ufficio diverso.
 

basty

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Adesso la citazione mi è più chiara.....: rimane comunque la stranezza....; la regola dice una cosa, ma in fase di verifica, si dà la possibilità di "correggere". Quasi sorprendente.
Grazie.

p.s.
Riguardo alle mie perplessità su come comportarmi, presumo che soprassiederò dal registrare un nuovo accordo, ormai tardivo.
Sono invece orientato a seguire questa indicazione trovata in rete:

Registrare l’accordo di riduzione quindi può esserti utile per pagare meno tasse, e per evitare accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

E’ ovvio che, se percepisci un canone di locazione ridotto, indicherai anche un canone ridotto nella tua dichiarazione dei redditi. Notando questa variazione, l’Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare accertamenti immediatamente. La scrittura privata che hai concluso con il tuo inquilino sarà sufficiente a dimostrare il motivo della riduzione del canone.

Una scrittura privata però è un documento concluso in via “informale” tra le parti. In via teorica, può essere redatto in qualsiasi momento, anche apponendo una data successiva a quella in cui l’accordo tra le parti è stato raggiunto. Quindi, l’accordo è sufficiente a dimostrare la riduzione del canone, ma non può provare in maniera certa la data in cui è stato stipulato.

In caso di accertamenti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe chiederti di fornire una prova certa dell’effettiva data di stipula dell’accordo. Come fare in questi casi? Una soluzione possibile è inviare l’accordo al tuo inquilino via posta elettronica certificata (PEC).

L’invio dell’accordo via PEC però non è sufficiente ad evitare il fastidio di un accertamento.

Poichè per altro devo ancora incassare quelle mensilità tenterò quella strada (pec o raccomandata alla francese): se si arriverà ad un accertamento mi auguro siano tenute in conto sia la data dell'accordo, che la data del versamento.
 

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