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User_29045

Ospite
Se tutti rinunciano (che se ne fanno di quei 4 mq. divisi in 6...di fatto inutilizzabili) a chi resta "il cerino"?

Se tutti rinunciano, l'ultimo è proprietario unico di un'autorimessa dove possono entrare 6 auto di media cilindrata e un'utilitaria: egli può rinunciare alla proprietà, ed in questo caso - essendo l'UNICO proprietario - la proprietà passa allo STATO ITALIANO.
 
U

User_29045

Ospite
A mio avviso l'unica via è la vendita/donazione al comproprietario limitrofo...ma giocoforza se non vuole sborsare quattrini tutto va a carico del "donante".

Non accetterebbe. Gli conterebbe come secondo posto auto, e pagherebbe un botto di IMU a fine anno, per 4 metri quadrati con rendita catastale 1.400 : 7 = 200 Euro.
 
U

User_29045

Ospite
Una domanda correlata: la redazione della nuova tabella millesimale.
Adesso i proprietari immaginate siano i 7 nani:

1) Brontolo
2) Cucciolo ,
3) Dotto,
4) Eolo,
5) Gongolo,
6) Mammolo,
7) Pisolo

Se Pisolo "si chiama fuori" rinunciando alla comproprietà, è necessaria la redazione di una NUOVA TABELLA MILLESIMALE che non contenga il nome di Pisolo.
L'Amministratore in forza di quale legge è obbligato a rifare la tabella?
 
U

User_29045

Ospite
Ipotizziamo, per semplificare, che la nuova tabella millesimale venga pagata da Pisolo perché in letteratura si trova soltanto che essa va pagata "da chi è stato causa della variazione o modifica". In letteratura non ci sono (ancora) casi di rinuncia alla comproprietà e ricalcolo della tabella millesimale. Gli stessi notai hanno paura di redigere l'atto di rinuncia alla comproprietà (ne va del loro prestigio se "cannano"), pensate un po' come stiamo messi.
 
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User_29045

Ospite
E' vero che l'Amministratore rischia la revoca dell'incarico se continua a ripartire le spese condominiali in base alla vecchia tabella millesimale, ignorando le richieste di aggiornamento di Pisolo che si offre anche di pagarne i costi per farla redigere da un professionista abilitato?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non accetterebbe. Gli conterebbe come secondo posto auto, e pagherebbe un botto di IMU a fine anno, per 4 metri quadrati con rendita catastale 1.400 : 7 = 200 Euro.
A parte la questione dei millesimi, sulla quale non condivido la tua insistenza nel preoccuparti della redazione, mi chiedo invece sotto il profilo catastale cosa succede.

Se ho capito bene i posti auto sono frutto solo di una assegnazione superficiaria: non hai specificato se la numerazione sia identificata anche su una planimetria catastale.
Ora se a catasto risultate pieni proprietari per 1/7, concluderei che delle due l'una: o il geometra ha errato l'accatastamento o la assegnazione dei posti è solo convenzionale.

Quando sarà operativa la rinuncia, nel prima caso (proprietà indivisa) ognuno dei 6 risulterà proprietario di 1/6, per cui anche la quota IMU lieviterà di conseguenza, ma non vedrei come si possa parlare di un secondo posto auto.

Nel caso invece che sia stata da rogito assegnata una specifica porzione, l'attuale accatastamento sembrerebbe non corrispondente al titolo, (direi che sarebbe stato più corretto attribuire l'intero diritto di proprietà superficiaria sul posto assegnato): e con la voltura conseguente i 6 verrebbero ad acquisire 1/6 ciascuno del 7° posto macchina.

In conclusione: mi sembra molto più problematico approfondire l'aspetto catastale che non la tabella millesimale.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
E' vero che l'Amministratore rischia la revoca dell'incarico se continua a ripartire le spese condominiali in base alla vecchia tabella millesimale, ignorando le richieste di aggiornamento di Pisolo che si offre anche di pagarne i costi per farla redigere da un professionista abilitato?
Credo proprio di si: l'Amministratore, una volta fatto l'atto di rinuncia deve trarne le conseguenze.
 
U

User_29045

Ospite
mi chiedo invece sotto il profilo catastale cosa succede.

Se ho capito bene i posti auto sono frutto solo di una assegnazione superficiaria: non hai specificato se la numerazione sia identificata anche su una planimetria catastale.
Ora se a catasto risultate pieni proprietari per 1/7, concluderei che delle due l'una: o il geometra ha errato l'accatastamento o la assegnazione dei posti è solo convenzionale.

In realtà, sin dal primo rogito notarile stipulato negli anni '70, c'è allegata una PLANIMETRIA coi contorni ben definiti e il numero 7 ad indicare il mio posto auto (anzi, il posto auto di mio nonno, ora passato a me dopo una serie di atti intermedi).

La numerazione è quindi identificata sulla planimetria catastale originaria, che viene richiamata anche negli atti successivi, immagino. In ogni caso ogni assegnazione è planimetrica dall'ORIGINE (anni '70).

A catasto risultiamo pieni proprietari per un settimo ciascuno. La rendita catastale è unica (1.400 Euro), e la terna FOGLIO-PARTICELLA-SUBALTERNO è unica per tutti. Quando c'è da pagare l'IMU (nel mio caso, seconda casa), infatti, cosa faccio io? Prendo 1.400 Euro, divido per 7, e sui 200 Euro che ottengo ci calcolo l'IMU al 10,60 per mille, e viene una cifra che è quasi 300 Euro l'anno (solo di IMU seconda casa). A questo dobbiamo aggiungere le spese condominiali, le riparazioni, e le ristrutturazioni. Per fortuna è un condominio di gente che ha poca voglia di spendere: se una colonna è crinata, per risolvere, la pitturano. Se il pavimento sprofonda, per risolvere fanno spallucce.

Sotto il profilo catastale, chiedi tu, cosa accadrebbe? Semplicemente gli altri si ritrovano, a catasto, proprietari di un sesto anziché un settimo. Non è una gran variazione peggiorativa per chi ci paga l'IMU seconda casa su questi posti auto (come il sottoscritto). Andrebbe rifatta la tabella millesimale perché io ho 100 / 1000, gli altri 6 invece hanno 150 / 1000. Essendo io la causa della variazione, sarei disposto anche a pagare il geometra che verrà scelto per redigerla. Sulla ridistribuzione dei posti, c'è poco da dire: se non fanno nulla, il mio vicino di posto auto ringrazia gli altri 5 per la loro inerzia, in quanto si troverebbe una suite imperiale anziché un posto auto dove attualmente non può teoricamente neanche aprire lo sportello (infatti neanche lui ci parcheggia: ci stanno alcune biciclette e basta).

L'accatastamento presuppone una proprietà uguale per tutti ma si scontra con la tabella millesimale che dice che io ho il posto per un'utilitaria (forse ci entra appena appena una smart), gli altri per un'auto di media cilindrata. Negli anni '70 non si diede importanza a questa cosa, perché non c'era l'IMU seconda casa. Con l'introduzione dell'IMU, diventa economicamente dispendioso essere proprietari di 4 metri quadrati con rendita catastale di 200 euro. Non parliamo poi delle spese straordinarie.
 
Ultima modifica di un moderatore:

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Negli anni '70 non si diede importanza a questa cosa, perché non c'era l'IMU seconda casa.
Se ti ho accennato al problema catastale, non è a caso: ho una situazione quasi assimilabile. Meglio: addirittura più drastica. Sono catastalmente proprietario di 1/3 di autorimessa "indivisa" . Ma è un errore di accatastamento, ammesso negli anni 50/60 e per qualche impiegato del catasto anche adesso.
Nella realtà il terreno sul quale insiste il seminterrato autorimessa, è stato in precedenza frazionato, e giuridicamente ciascuno dei tre è proprietario pieno del lotto specifico.
Per la attuale normativa catastale detta u.i. dovrebbe essere rappresentata con una tripla terna (troverai indicazioni sul caso di costruzione su terreni appartenenti a due soggetti diversi. Qui siamo a tre).

Oggi che è richiesta la conformità urbanistica e catastale, se dovessimo fare un atto dovremmo rivedere l'accatastamento: il risultato sarebbe certamente più coerente, ma sicuramente più "incasinato" ed informaticamente quasi ingestibile.
Con buona pace delle regole.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
non si diede importanza a questa cosa, perché non c'era l'IMU seconda casa. Con l'introduzione dell'IMU, diventa economicamente dispendioso essere proprietari di 4 metri quadrati con rendita catastale di 200 euro. Non parliamo poi delle spese straordinarie.
Qui trovo qualche errore concettuale.

Che senza ICI_IMU non si desse importanza alle rendite catastali siamo d'accordo.

Ma per le spese straordinarie sono sempre contati i millesimi, e se tu hai solo 4 mq, mentre gli altri ne hanno 12-14 mi sembra giusto che la tabella millesimi ne abbia tenuto conto (e aggiungerei, anche solo sommariamente) .

Quanto alla tariffa al mq dei C6 occorre valutare in che comune si trova: li c'è poco da fare.
 

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