Gianco

Membro Storico
Professionista
Non capisco la difficoltà a riconoscere la mia posizione visto che, oltre all'esperienza personale, ho indicato un sito che si esprime in modo inequivocabile. Ne ho trovato un altro che conferma la mia opinione http://www.fanpage.it/prelazione-er...nione-ereditaria-cassazione-19-01-2012-n-737/
Nello stesso viene affermato:
Il coerede, che vuol alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall’ultima delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall’acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria.
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.

Spero di essere stato convincente.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Il coerede, che vuol alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione.
Nessuno mette in dubbio questa affermazione. Nal caso in oggetto un coerede vuole vendere la sua parte ad un altro coerede e domandava se l'inquilino potesse esercitare il diritto di prelazione. Sua eccellenza @Nemesis ha detto che in questo caso non c'é diritto di prelazione. Quindi, questa tua affermazione, per essendo giusta nella prima parte del suo enunciato, non c'entra il resto della questione. I diritti dei coeredi emergono solo nel caso in cui un coerede voglia alienare una parte di eredità a terzi non nel caso in cui un coerede vende la sua parte ad un altro coerede. Tra l'altro il diritto di riscatto può essere esercitato in presenza di più coeredi anche da uno solo dei coeredi; solo nel caso in cui più coeredi (anche non tutti) reclamassero il diritto di riscatto si provvederà alla suddivisione in parti uguali tra i soli reclamanti.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
è riferito all'alienazione di quota verso estranei. L'articolo non si riferisce ai coeredi che vengono chiamati in causa solo quando c'è l'alienazione di una quota verso esterni all'eredità. La legge nulla dice quando c'è cessione di quote tra coeredi
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
a MIO PARERE il diritto di prelazione va esercitato quando la vendita è volta ad un estraneo e non funziona nelle vendite interne fra eredi .
L'ultimo comma è da applicarsi appunto quando un erede vuole vendere a terzi: in tal caso la quota puo' essere oggetto di prelazione proquota da parte di piu' coeredi interessati
Art. 732. Diritto di prelazione.
Il coerede, che vuol alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria.
Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
da rivista specializzata:
"Poiché la ratio della norma è quella di mantenere i beni in un determinato ambito soggettivo, neppure scatterà l'obbligo di denunzia per l'ipotesi in cui uno dei coeredi intenda cedere ad uno solo tra gli altri coeredi la propria pars quota. Nell'esempio in esame Tizio potrebbe anche prima della divisione cedere a Caio la propria quota indivisa di un terzo dei beni ereditari, senza doverla offrire in prelazione (magari per la metà) a Sempronio."
 

prospero

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Ringrazio tutti Voi per la squisita gentilezza e le interessanti informazioni.
Volevo solo puntualizzare che la mia quota in successione dell'immobile dovrebbe essere venduta ad un fratello coerede con il già espresso consenso di tutti gli altri coeredi non interessati all'acquisto ..... Da quello che ho potuto capire nella vendita della quota di un immobile dato in locazione, la gerarchia della prelazione è prima il coerede in assoluto col consenso degli altri coeredi non interessati ......, poi ( se non dovesse concludersi ) la prelazione di acquisto passa all'attuale conduttore dell'immobile e se questo rifiuta si può vendere a terzi ........ ! Sono in errore ?
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
@prospero non sono cavilli. Certamente tu hai fatto bene ad avvisare tutti gli altri coeredi perchè non hai predilezioni, ma quel che qui si vuol precisare è che tu puoi vendere a chi ti pare dei tuoi coeredi, senza alcun consenso. Quindi quella frase che Nemesis ti riprende è errata. O quantomeno non attinente, se non perchè vuoi farci sapere che le cose sono senza alcun intoppo.
 

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