Ciao Gianco, grazie anche a te per l'intervento. Cerco di risponderti secondo ciò che ricordo:
1) In origine com'era?
L'alloggio e la soffitta, poi mansarda, sono sempre stati collegati da una scala interna, ma anche da quella condominiale esterna. Ho precisato, in precedenza, che nel rogito originario del primo proprietario, stipulato intorno al 1982, è detto:
- che l'appartamento è sito al piano quarto (con specifica dei vani e dei confini);
- che la soffitta è sita al piano quinto (anche quì con specifica dei vani e dei confini) e contraddistinta dallo stesso n° interno dell'appartamento sottostante;
- che risulta collegata all'appartamento anzidetto da scala interna;
- segue poi un unico dato catastale comprensivo sia della soffitta che dell'alloggio;
N.B.
Confermo che la soffitta/mansarda è servita anche dalla scala condominiale, di cui si avvale ora l'acquirente, ma non dall'ascensore.
2) La fusione quando è avvenuta?
Da quanto sopra detto non sembra ci sia stata una fusione successiva.
3) La sanatoria la prevedeva staccata o unita e quando è stata fatta?
Sempre per quanto detto prima, sicuramente la prevedeva unita. La sanatoria è quella della legge 47/85.
4) La vendita della mansarda è stata fatta regolarizzando la documentazione catastale senza avere ottenuto L'autorizzazione per il frazionamento?
Credo si sia trattata di una variazione/divisione catastale per diversa distribuzione degli spazi interni, reputo quindi senza autorizzazione per il frazionamento, pur non essendone certo.
5) Che a questo punto sarebbe dovuto essere autorizzato dal condominio.
Nessuna autorizzazione è stata mai concessa dal condominio. Di ciò sono certo.
Grazie ancora Gianco ed a presto risentirti.