Plutonia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non so quale sia la sezione corretta, ma visto il probabile o possibile contenzioso potrebbe essere inserito in altra sezione. :confuso: Il problema è questo:

In un complesso di costruzioni a schiera due abitazioni confinanti tra loro, sono dotate autonomamente di fosse biologiche, e di tubature di scarico dei soli residui liquidi che confluiscono nelle fognature comunali. Le tubatura distinte, attraversano però il giardino di una sola abitazione e confluiscono in un pozzetto di ispezione della stessa proprietà, prima di scaricare nella fognatura comunale. Il tutto funziona se i due proprietari provvedono periodicamente a far svuotare le rispettive fosse biologiche per evitare che residui solidi si accumulino nel pozzetto di ispezione.
Infatti la mancata pulizia, prolungata nel tempo, impedisce il regolare deflusso dei liquami, ostruisce le tubature stesse creando tracimazioni ed allagamento degli scantinati anche per le piogge torrenziali di questi ultimi tempi.
Il proprietario che beneficia dello scarico altrui, però, è poco interessato ad una regolare manutenzione, e quindi disagi e allagamenti risultano a danno di uno solo dei proprietari.

Quesiti:
A) si può considerare una servitù?
B) si può revocare e costringere il proprietario a realizzare uno scarico fognario autonomo senza interferire con proprietà altrui? Con quali modalità?:sorrisone:
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Dovreste avere documenti negli atti di acquisto dove risulti se si tratta di servitù od altro. In mancanza di precisazioni, la pulizia del pozzetto è opera da fare ciclicamente a spese divise. Se uno non paga o si rifiuta di collaborare, chi è proprietario del terreno, non ha traccia di atti di servitù, chiude il pozzetto e ...... i problemi sono dell'altro.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
E' necessario sapere che le acque meteoriche non possono essere convogliate nella fogna nera, devono andare nell'apposita fogna bianca ed in mancanza di essa nella cunetta pubblica. Mentre le acque luride possono andare direttamente nell'apposito collettore fognario, saltando la fossa biologica. Esaminando il caso è evidente che si tratta di una servitù, probabilmente istituita "per destinazione del padre di famiglia", ovvero dal costruttore di entrambi i fabbricati. E soprattutto anche la servitù può essere usucapita se trascorrono vent'anni dalla sua realizzazione nel terreno altrui. Infine, io non consiglierei di bloccare il deflusso di una condotta, perché anche se fosse abusiva, si incorrebbe nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Infatti la mancata pulizia, prolungata nel tempo, impedisce il regolare deflusso dei liquami, ostruisce le tubature stesse creando tracimazioni ed allagamento degli scantinati anche per le piogge torrenziali di questi ultimi tempi.
I proprietari degli scantinati possono chiedere i danni provocati alle loro cantine per la carenza di manutenzione delle proprie fosse biologiche in carico ai singoli proprietari e del pozzetto di ispezione comune ai due proprietari.
Ci sarebbe anche la via dell'ufficio di igiene del comune, o dei vigili urbani, o dei vigili del fuoco da chiamare nel momento in cui si verificano le tracimazioni.
 

Plutonia

Membro Attivo
Proprietario Casa
Dovreste avere documenti negli atti di acquisto dove risulti se si tratta di servitù od altro. In mancanza di precisazioni, la pulizia del pozzetto è opera da fare ciclicamente a spese divise. Se uno non paga o si rifiuta di collaborare, chi è proprietario del terreno, non ha traccia di atti di servitù, chiude il pozzetto e ...... i problemi sono dell'altro.

Nessun documento in quanto la fognatura comunale è stata fatta dopo la costruzione dell'immobile e ........ i problemi sarebbero miei e non di colui che si rifiuta di collaborare.

. Mentre le acque luride possono andare direttamente nell'apposito collettore fognario, saltando la fossa biologica. E soprattutto anche la servitù può essere usucapita.
Trattandosi di un servizio che il condomino utilizza quotidianamente, di cui proprio non si preoccupa, non capisco come si possa esercitare il diritto di usucapione considerando anche il fatto che ci sono già stati due proprietari diversi (ambedue zozzoni!)
Scarico acque chiare: Trattasi di scarichi realizzati prima che fosse realizzato l'attuale impianto fognario comunale. D'altra parte mi risulta che lo scarico delle acque chiare sia piuttosto confuso (vedi ad es. quello delle caditoie a bordo strada). Nella fattispecie si tratta di un impianto efficiente se, ovviamente la manutenzione fosse adeguata.

I proprietari degli scantinati possono chiedere i danni provocati alle loro cantine per la carenza di manutenzione delle proprie fosse biologiche in carico ai singoli proprietari e del pozzetto di ispezione comune ai due proprietari.
Ci sarebbe anche la via dell'ufficio di igiene del comune, o dei vigili urbani, o dei vigili del fuoco da chiamare nel momento in cui si verificano le tracimazioni.

L'intervento dell'ufficio igiene, vigili urbani, vigili del fuoco etc: Sono tutti interventi a posteriori, quando il danno è già avvenuto. La mia intenzione è viceversa proprio quella di prevenire il danno e di evitare rimpalli di responsabilità e controversie legali che non gioverebbero a nessuno.:occhi_al_cielo:
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La presenza delle caditoie stradali è la prova che esiste la fognatura delle acque bianche. Mentre è vietato tassativamente far confluire le acque nere in detta fogna: devono essere separate, pena problemi di carattere penale. L'usucapione si perfeziona cumulando i tempi dei fruitori che si sono succeduti ininterrottamente, pubblicamente e senza alcuna contestazione.
 

magia2002

Membro Attivo
Proprietario Casa
A mio parere , una volta che il tuo Comune ti fornisce della fognatura pubblica , all' interno del centro abitato le fosse biologiche si devono eliminare . Molto probabile che le fosse biologiche sono ancora in esercizio perche' gli scantinati sono adibiti a cucina e bagno e per superare il dislivello si ha bisogno della fossa biologica con una pompa tritatutto .Ma se lo scantinato non ha la destinazione d'uso di cucina e bagno , si sta commettendo un abuso edilizio e comunque chi cagiona un danno ne deve rispondere soprattutto se tale danno e' causato per incuria e menefreghismo . Se c'e' promiscuita delle acque bianche con le nere ugualmente stai commettendo diversi illeciti che soprattutto il gestore delle acque ed il tuo Comune non tollera . Dovresti far capire ai tuoi vicini che se appunto non si manutenzionano i loro impianti tu potresti partire con le varie segnalazioni per cambio destinazione d'uso dello scantinato , per promiscuita' acque bianche e nere che comportano un sovraccarico per il depuratore , per l'igiene e salubrita' compromessa dai liquami che fuoriescono ecc.ecc. .
I tuoi vicini dovrebbero ribaltare le fogne sulla infrastruttura pubblica a caduta ,posandosi i tubi nello scantinato ( ricoprendoli con un cartongesso ) e separare le acque nere dalle acque bianche .
saluti Giuseppe
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
parlate tutti di rete bianca e rete nera ma quanti comuni hanno la copertura totale del territorio con la doppia rete di smaltimento? Ci sono ancora comuni che non sono riusciti ad avere i finanziamenti e non hanno ancora completato la rete nera che è quella universale.
Poi vorrei fare una osservazione le acque raccolte dalle caditoie stradali non sono propriamente bianche ma grigie perché l'olio e la polvere dei pneumatici presenti sull'asfalto, oltre alle deiezioni canine (ed umane) ed a tutto il resto che l'acqua di pioggia trasporta nella caditoia conferisce a questo scarico delle carateristiche per le quali devono essere trattate in impianti più simili a quelli che depurano le reti fognarie industriali.
Secondo me le acque raccolte dai tetti, a falda o piani, dopo una vasca di sedimentazione, potrebbero essere disperse nel sottosuolo perché se si fanno confluire nelle caditoie stradali primo provocano il rigurgito delle caditoie stesse (forse non avete idea, come i progettisti delle caditoie, di quanta acqua raccoglie un tetto sopratutto se piove forte e si vive un centri ad alta densità abitativa), secondo diluiscono la concentrazione degli inquinanti e contenporaneamente aumentano il volume di acqua da trattare (aumentando così i costi di depurazione).
Per ritornare al problema di @Plutonia se c'é la fognatura pubblica su strada basta fare la domanda di"imbocco in fogna" degli scarichi domestici; un tubo solo che parte dal pozzetto di raccolta del proprietario "trasandato" ed arriva in un pozzetto nel tuo giardino dove confluiscono i tuoi scarichi domestici e da qui un solo tubo, magari più capiente, che va in fognatura.
L'allaccio in fognatura richiede un pozzetto di ispezione con valvola antiriflusso per impedire che in caso di sovraccarico la fognatura comunale risalga nelle case, sopratutto se ci sono servizi che si trovano sotto il piano stradale.
 

magia2002

Membro Attivo
Proprietario Casa
le caditoie stradali vengono considerate fogne bianche e non vengono depurate , a meno che non si tratta di siti industriali inquinati . Seppure il vicino ha un diritto di una servitu' di servizio ( anche se non c'e' nessuno scritto , dopo 15 anni si acquisisce ) , ha il dovere di manutenzionarlo soprattutto se tale servitu' crea un pericolo di salute pubblica .se non vuoi obbligare il tuo vicino tramite segnalazioni ai vigili urbani -asl ecc. l'unica strada rimane nel impermeabilizzare tutto lo scantinato ,in modo da non far piu'entrare i liquami .Rimane comunque il problema degli odori fognari. Molto probabile che pure plutonia abbia delle irregolarita e giustamente non effettua le segnalazioni agli organi preposti .o riesi a sanare i tuoi abusi , oppure vendi e ti compri una casa singola con giardino su quattro lati con una fascia di almeno 50 metri dai tuoi vicini .
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
@ magia2002 la distinzione tra acque bianche ed acque nere è relativamente recente: seconda metà degli anni '70; fino allora c'erano solo fognature miste (scarichi domestici assieme alle acque meteoriche) ed i comuni sprovvisti di fognatura potevano accedere ai finanziamenti dello stato per costruire la rete fognaria civica. Non dimentichiamo anche che in taluni posti del centro meridione d' Italia le acque raccolte dai tetti, sopratutto piani, hanno i discendenti che scricano sul marciapiede. E non dimentichiamo pure le problematiche da affrontare per installare una rete di smaltimento delle acque cosidette "bianche" in centri dove il sottosuolo è congestionato di servizi: acqua potabile, luce, gas, telefonia.
Quello he ho scritto nel mio intervento precedente è una mia personalissima opinione non è la legge. Tuttavia il mio pensiero si basa su alcune osservazioni e convincimenti: il primo è che, oggi, le acque raccolte dalle caditoie, dai grigliati e dai tombini in ambito urbano hanno una carica inquinante chimico-biologica superiore a quelle degli scarichi domestici; ed anche nel caso questa mia affermazione non fosse confermata dalle analisi di laboratorio, le caratteristiche chimico-biologiche di queste acque "grigie" sono tali da sconsigliare lo scarico diretto nel sottosuolo, in falda, nei corpi idrici superficiali.
 

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