e quanto poco cuore....iniezioni letali..polpette avvelenate...giusto darle a chi le ha proposte
per la parte che mi riguarda della tua osservazione ti faccio osservare che il sistema da me proposto è indolore per l'animale, che sedato, non fa neanche una mossa.
Vedi, mi dispiace dirlo a te che sei appena arrivata, ma io ho una avversione nei confronti delle persone che umanizzano gli animali. Gli animali sono animali: bisogna rispettarli, magari, se non domestici, lasciando loro intatto il proprio habitat naturale, se domestici accudirli, ma sempre sottomessi all'uomo; gli uomini sono uomini; e nel confronto animale bisognoso/uomo bisognoso preferisco aiutare l'uomo bisognoso.
Trasalgo quando vedo persone che fanno discorsi di senso compiuto ad un cane, il quale guarda il proprio padrone con aria interdetta, per poi fare un qualcosa che gli procurerà qualche leccornia o qualche carezza.
Trasalgo una seconda volta quando vedo i proprietari dei cani che cedono alla esuberanza dei loro beneamati lasciando fare quello che il cane gli garba fare: disturbare gli invitati a tavola con mugolii o mettendo le zampe sulla tavola, mettere la testa fuori del finestrino della macchina, fare i buchi nel giardino condominiale, ecc... ecc... .
Per non parlare poi di coloro che si fanno dare i bacini sulla bocca o danno da leccare i piatti.
Tutto ciò è perché i cani sono considerati come componenti del nucleo famigliare. Una mia amica l'anno scorso ha trovato al supermercato una tizia che aveva messo nel carrello, dove di solito si mettono i bambini, il proprio cane e girava tranquilla tra gli scaffali. La mia amica, cliente da 400 euro al mese del supermercato, ha avvertito il direttore, il quale, cadendo dalle nuvole, ha rintracciato la signora con il cane. Alle osservazioni della cinofila "questo cane è come mio figlio e io me lo porto dovunque se non è bene accetto lui ritengo di non essere beneaccetta neanche io. Quindi me ne vado e farò di tutto per screditare questo supermecato." il direttore è rimasto spiazzato ed ha cercato di eccepire alla mia amica "beh, tutto sommato il cane è di piccola taglia e sta tranquillo". La mia amica ha lasciato il carrello pieno di acquisti ed è uscita dal supermercato: ovviamene non è più cliente di quel supermercato. Il fatto è che questo supermercato ha due ingressi, per cui la gente, cliente e non, lo attraversa per abbreviare il percorso; la mia amica passa sempre con le buste colme di prodotti acquistati presso il supermercato che dista circa 200 m dal primo. Il direttore la vede passare e la saluta, come la salutava prima del fatto, forse spera di riacquistarla come cliente.
Comunque siccome "tra il dire ed il fare c'é in mezzo il mare" io mi offro di andare a prendere i 6 cani da
@Maria Albertoni e di portarli a casa tua: sono sicuro che troverai come risolvere il problema.