Tatiana

Membro Attivo
Proprietario Casa
La minaccia del costruttore è proprio quella, ma posso assicurarti che c'è un concorso di colpa perchè il ritardo delle pratiche è dovuto al fatto che il costruttore ha venduto le villette senza allaccio ne di luce ne di gas quindi i tempi per installare i contatori con il lockdown si sono allungati per non parlare dei costi che ogni proprietario ha dovuto affrontare. ora ci sono ancora dei condomini sprovvisti di contatore che usufruiscono della luce di cantiere e volturare in queste condizioni significherebbe pagare la propria bolletta più quella di cantiere dove sono allacciati ancora 2 condomini più le due villette invendute. Mentre per l'acqua avendo i contatori di ripartizione sarebbe altra cosa.
 
U

User_29045

Ospite
Aggiungiamoci anche che la potenza contrattuale richiesta da un CANTIERE e' di gran lunga superiore a quella necessaria per un insieme di nuclei familiari.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
La minaccia del costruttore è proprio quella,
in questo momento si può dire che il condominio è già formato ed è composto da: il costruttore che ha due unità abitative più sei proprietari di una unità abitativa ciascuno. Hai detto che praticamente ci sono due nuclei composti da 4 villette ciascuno; che ai due nuclei si accede separatamente da due ingressi distinti da altrettanti numeri civici; ma che esiste un vialetto interno comune. Per non complicare le cose io farei una assemblea alla quale dovete partecipare tutti (anche il costruttore pena la nullità di quanto deliberato). Meglio ancora ci deve essere un responsabile che invia le raccomandate AR a tutti con indicato l'argomento da discutere : nomina di un amministratore (e per risparmiare tempo è meglio che si trovino dei candidati disposti ad amministrare; il loro compenso ecc.... ecc... così dopo discussione potrete eleggerlo rispettando il quorum previsto in prima o seconda convocazione). L'amministratore ci penserà lui ad ottenere il C.F. del condominio ed a fare tutte le volture delle forniture da forniture da cantiere a forniture singole per abitazioni. Nella medesima assemblea i condomini avranno la possibilità di rimborsare il costo della raccomanda al responsabile; potrete autorizzare l'amministratore alla apertura di un c/c e versare un fondo cassa per le spese iniziali (perché non le anticipa l'amministratore e poi deve correre dietro ai condomini per farsi restituire i soldi)
Vedo che pensi con terrore ad un amministratore: ormai è diventata una professione e come in tutte le professioni c'è chi svolge il proprio lavoro professionalmente e chi no. Comunque il costo di un amministratore per un condominio delle vostre fattezze si aggirerà sulle 750/900 euro anno. Create un condominio unico, con il titolo Condominio di Via Vattelapesca 2-4 Roma: da come dici che è strutturato si presta bene ad essere amministrato come due condomini parziali.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Nessuna norma lo prevede.
Occorre solamente quando il condominio è sostituto d'imposta.

Non trovi un "passo" dove sia citato il termine "Condominio" ma la norma è la stessa che lo impone agli altri soggetti.

Poi se vuoi spiegalo a quelli che hanno dovuto pagare la sanzione per ritardata richiesta.

Che ora siano diventati di "manica larga" ...non cambia la sostanza.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
ma la norma è la stessa che lo impone agli altri soggetti.
Infatti. L'art. 3 del D.P.R. n. 605/1973 prevede che ogni soggetto obbligato alla indicazione del proprio numero di codice fiscale negli atti di cui al successivo art. 6 è tenuto a richiederne l'attribuzione.
Quindi, ogni soggetto, compreso il condominio, non è tenuto a chiederne l'attribuzione finché non compie uno degli atti indicati nell'articolo 6.
Non è tenuto a richiederlo alla sua "nascita".
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Non è tenuto a richiederlo alla sua "nascita"

Tu ti diverti a disquisire sul sesso degli angeli.

Ti fissi troppo sul senso stretto di un termine:
genericamente si dice "alla nascita" ...ma questo non significa che nell'istante del "parto" ci si debba precipitare in Agenzia per presentare la domanda.
Pure per i "nascituri" si ha un lasso di tempo.

Altrimenti nell'esatto momento in cui il Costruttore vende una unità dovrebbe recarsi in Agenzia.

È prassi che della questione se ne occupi l'amministratore (la cui presenza rende imperativo il Codice Fiscale) o che il Costruttore pretenda specifica intestazione delle fatture per "forniture/erogazioni" al Condominio che il Codice Fiscale diventa imprescindibile.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Bisogna farlo solamente se, come già detto, il condominio diventa sostituto d'imposta.
Concordo con questa risposta, e aggiungo una domanda: se e quando il Condominio è "obbligato" a diventare sostituto d'imposta?

La questione era stata discussa qui:
(post n. #7)
dove facevo l'esempio di un Condominio di 4 proprietari senza codice fiscale e senza amministratore dove tutte le fatture (utenze che si riferiscono al Condominio come avevo scritto nel post n. #30 della discussione linkata, pulizie, manutenzioni, ecc) e l'assicurazione sono intestate ad un condòmino. Costui fa i pagamenti tramite un c/c a lui intestato, dedicato unicamente al Condominio, sul quale incassa le quote degli altri condòmini.

Nella situazione che ho descritto il Condominio non è sostituto d'imposta, perché la gestione viene effettuata completamente da un condòmino soggetto privato. Potrebbe esserci l'obbligo di intestare le fatture al Condominio (chiedendone il codice fiscale) e operare le ritenute d'acconto quando previsto dalla legge?
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto