nastrina

Membro Attivo
Buonasera. Ho infiltrazioni in diverse stanze del mio appartamento che non è abitato e che son certa provengono dall'appartamento sovrastante. L'amministratore mi dice che gli eredi del proprietario defunto hanno rinunciato all'eredità. e che l'appartamento è vuoto. L'infiltrazione che ho scoperto per ultima è recente: quindi se non si tratta di fantasmi, io come devo fare per risolvere la situazione? L'amministratore che poteri ha? Mi dice di affidarmi ad un avv., fare perizia e adire vie legali. Io non lo ritengo giusto. E comunque se c'è una infiltrazione in atto che faccio o che dovrebbe fare l'amm.? Chiamare i vigili del fuoco? E davvero io non posso richiedere i danni a nessuno, nemmeno ad un nuovo proprietario...dato che mi dicono che l'appartamento è in vendita? grazie
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
L’amministratore chiederà ben le spese condominiali a qualcuno.
Lo stesso “qualcuno” che sta vendendo l’immobile, immagino.
Penso che dovresti insistere con l’amministratore, quantomeno per far verificare se le infiltrazioni sono dovute a problemi dell’appartamento “vuoto”, o sono rotture di impianti condominiali.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Quindi ora è la banca responsabile dei danni a terzi salvo siano rotture di impianti condominiali.

L'avvocato ti serve a prescindere dal "colpevole" (responsabile) ... anche se fosse il Condominio nella di un mandatario inetto ed incapace.
 

Antonio Abiuso

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Proprietario Casa
La sicura provenienza delle infiltrazioni impone comunque un accertamento tecnico senza il quale non si va da nessuna parte. Dopo di che, se la causa ne risultasse riconducibile alla proprietà sovrastante bene farebbe l'amministratore a consigliarti di rivolgerti ad un avvocato perché soltanto nel caso contrario (provenienza da tubature condominiali) sarebbe tenuto ad intervenire per i rimedi del caso. Circa l'ipotizzata situazione di fatto (proprietario defunto ed assenza d'eredi rinuncianti - cosa d'agevole riscontro, prima presso il Comune per appurare se il condomino è effettivamente morto (al riguardo non mancano mai le..sorprese), poi presso l'ufficio successioni del Tribunale per la conferma delle rinunce all'eredità - solo dopo sarebbe possibile un valido orientamento sul da farsi. Se tutto ciò trovasse positiva conferma la situazione, alla luce di quanto ti è stato pure ipotizzato (l'indebitamento del defunto titolare dell'immobile verso il condominio e la banca creditrice), potrebbe divenirti negativamente ancor più complessa e di ardua soluzione in ordine al ristoro dei tuoi danni. Infatti non potendo richiederlo al condominio, per quanto già osservato, neppure lo potresti (e su questo dissento dalla considerazione da altri prospettata) nei confronti della banca; la quale nel perseguire il suo credito con lo staggire la casa e farla mettere all'asta per soddisfarlo prelatiziamente non ne assumerebbe mai con ciò la titolarità indispensabile per rispondere dei danni da q
 

Antonio Abiuso

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Proprietario Casa
La sicura provenienza delle infiltrazioni impone comunque un accertamento tecnico senza il quale non si va da nessuna parte. Dopo di che, se la causa ne risultasse riconducibile alla proprietà sovrastante bene farebbe l'amministratore a consigliarti di rivolgerti ad un avvocato perché soltanto nel caso contrario (provenienza da tubature condominiali) sarebbe tenuto ad intervenire per i rimedi del caso. Circa l'ipotizzata situazione di fatto (proprietario defunto ed assenza d'eredi rinuncianti - cosa d'agevole riscontro, prima presso il Comune per appurare se il condomino è effettivamente morto (al riguardo non mancano mai le..sorprese), poi presso l'ufficio successioni del Tribunale per la conferma delle rinunce all'eredità - solo dopo sarebbe possibile un valido orientamento sul da farsi. Se tutto ciò trovasse positiva conferma la situazione, alla luce di quanto ti è stato pure ipotizzato (l'indebitamento del defunto titolare dell'immobile verso il condominio e la banca creditrice), potrebbe divenirti negativamente ancor più complessa e di ardua soluzione in ordine al ristoro dei tuoi danni. Infatti non potendo richiederlo al condominio, per quanto già osservato, neppure lo potresti (e su ciò dissento dalla considerazione da altri prospettata) nei confronti della banca; la quale nel perseguire il suo credito con lo staggire la casa e farla mettere all'asta per soddisfarlo prelatiziamente credo quindi che non ne assumerebbe mai la titolarità indispensabile per rispondere dei danni provocati. I quali potrebbero a mio avviso venire, in ipotesi peraltro dubbia, richiesti nei confronti del solo neo proprietario se dalla perizia risultasse d'averlo acquistato consapevole dei pregiudizi recati al sottostante immobile.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
La sicura provenienza delle infiltrazioni impone comunque un accertamento tecnico senza il quale non si va da nessuna parte. Dopo di che, se la causa ne risultasse riconducibile alla proprietà sovrastante bene farebbe l'amministratore a consigliarti di rivolgerti ad un avvocato perché soltanto nel caso contrario (provenienza da tubature condominiali) sarebbe tenuto ad intervenire per i rimedi del caso. Circa l'ipotizzata situazione di fatto (proprietario defunto ed assenza d'eredi rinuncianti - cosa d'agevole riscontro, prima presso il Comune per appurare se il condomino è effettivamente morto (al riguardo non mancano mai le..sorprese), poi presso l'ufficio successioni del Tribunale per la conferma delle rinunce all'eredità - solo dopo sarebbe possibile un valido orientamento sul da farsi. Se tutto ciò trovasse positiva conferma la situazione, alla luce di quanto ti è stato pure ipotizzato (l'indebitamento del defunto titolare dell'immobile verso il condominio e la banca creditrice), potrebbe divenirti negativamente ancor più complessa e di ardua soluzione in ordine al ristoro dei tuoi danni. Infatti non potendo richiederlo al condominio, per quanto già osservato, neppure lo potresti (e su questo dissento dalla considerazione da altri prospettata) nei confronti della banca; la quale nel perseguire il suo credito con lo staggire la casa e farla mettere all'asta per soddisfarlo prelatiziamente non ne assumerebbe mai con ciò la titolarità indispensabile per rispondere dei danni da essa provocati.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Io chiederei l'intervento dei vigili del fuoco, i quali, riscontrando uno stillicidio in atto, in assenza di proprietario entrerebbero nell'appartamento e chiuderebbero il rubinetto di alimentazione dell'appartamento. Dopo di che, per il risarcimento dei danni da te subiti segui i consigli di @Antonio Abiuso.
 

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