Buongiorno a tutti. Volevo esporre il mio caso.
Riguarda la mia famiglia di origine.
Ultimamente mio fratello (sposato da 2 anni) ha proposto a me (sposato da 12 anni e con 2 figli) e ai nostri genitori, la seguente idea:
Lui con la moglie è in fitto, ma a breve vorrebbero liberarsi da questo peso, impegnandosi ad acquistare una casa, naturalmente con un mutuo.
Personalmente mio fratello, per altri impegni finanziari pregressi, non può ottenere questo mutuo, percui lo dovrebbe fare la moglie, la quale ha intenzione di acquistare a breve l'unica casa nella quale vivono i nostri genitori e che risulta al 100% di proprietà di nostra madre.
Ammesso e concesso che i nostri genitori acconsentano, dopo la perizia di un tecnico che stimerà il valore di questo immobile, mia cognata potrà ottenere dalla banca l'80% del suddetto valore, che verserebbe a nostra madre per l'acquisto di casa. Il rimanente 20% del valore totale della casa, per dare prova alla banca di averlo liquidato a nostra madre, verrebbe corrisposto con l'emissione di un assegno, da parte di mia cognata, che però nostra madre, dovrebbe dichiarare già da ora, di non voler incassare.
Con il ricavato della vendita di casa loro, i nostri genitori (fermo restando che rimmarebbero per sempre li, anche se non è chiaro a quale titolo, in quanto non più proprietari e certo non come inquilini) dovrebbero comprare una nuova casa (la cui proprietà sarebbe loro, ma ci andrebbero a vivere mio fratello e mia cognata) il cui valore deve essere inferiore all'80% del mutuo questo perchè , la differenza che rimane, verrebbe utilizzata per sanare le posizioni debitorie di mio fratello. Un esempio chiarirà molto meglio. Ipotizziamo che la casa dei nostri genitori viene valutata € 200.000,00, l'80% di questo valore è di € 160.000,00, quanto mia cognata può avere dalla banca con il mutuo. Il rimanente 20%, cioè € 40.000,00 mia cognata dovrebbe darlo a nostra madre con l'assegno che non verrà mai portato all'incasso. Con questi 160.000,00 mia madre comprerebbe una casa di € 100.000,00/110.000,00 massimo e la differenza la darebbe in liquidi a mio fratello per chiudere le sue posizioni debitorie.
Alla fine di tutta questa storia, quando un giorno, i nostri genitori non ci saranno più e lasceranno tramite successione legittima, questa nuova casa a me e a mio fratello, lui dichiarerà di rinunciare alla sua quota per dare a me la possibilità di avere il 100% e tornare a godere dello stesso valore che avrei avuto dal 50% del valore dell'attuale casa dei nostri genitori, qualora fosse andata questa in successione, € 100.000,00/110.000,00 pari al 100% della nuova casa paragonato al 50% del valore (€ 200.000,00) dell'attuale casa dei nostri genitori.
Sperando di essere stato più chiaro possibile, mi chiedo e chiedo a voi se è possibile (almeno legalmente) tutto ciò, senza che nessuno rischi di subire un danno, oppure se ci sono altre soluzioni più semplici e soprattutto sicure. Grazie. Attendo Vs. risposte.
Riguarda la mia famiglia di origine.
Ultimamente mio fratello (sposato da 2 anni) ha proposto a me (sposato da 12 anni e con 2 figli) e ai nostri genitori, la seguente idea:
Lui con la moglie è in fitto, ma a breve vorrebbero liberarsi da questo peso, impegnandosi ad acquistare una casa, naturalmente con un mutuo.
Personalmente mio fratello, per altri impegni finanziari pregressi, non può ottenere questo mutuo, percui lo dovrebbe fare la moglie, la quale ha intenzione di acquistare a breve l'unica casa nella quale vivono i nostri genitori e che risulta al 100% di proprietà di nostra madre.
Ammesso e concesso che i nostri genitori acconsentano, dopo la perizia di un tecnico che stimerà il valore di questo immobile, mia cognata potrà ottenere dalla banca l'80% del suddetto valore, che verserebbe a nostra madre per l'acquisto di casa. Il rimanente 20% del valore totale della casa, per dare prova alla banca di averlo liquidato a nostra madre, verrebbe corrisposto con l'emissione di un assegno, da parte di mia cognata, che però nostra madre, dovrebbe dichiarare già da ora, di non voler incassare.
Con il ricavato della vendita di casa loro, i nostri genitori (fermo restando che rimmarebbero per sempre li, anche se non è chiaro a quale titolo, in quanto non più proprietari e certo non come inquilini) dovrebbero comprare una nuova casa (la cui proprietà sarebbe loro, ma ci andrebbero a vivere mio fratello e mia cognata) il cui valore deve essere inferiore all'80% del mutuo questo perchè , la differenza che rimane, verrebbe utilizzata per sanare le posizioni debitorie di mio fratello. Un esempio chiarirà molto meglio. Ipotizziamo che la casa dei nostri genitori viene valutata € 200.000,00, l'80% di questo valore è di € 160.000,00, quanto mia cognata può avere dalla banca con il mutuo. Il rimanente 20%, cioè € 40.000,00 mia cognata dovrebbe darlo a nostra madre con l'assegno che non verrà mai portato all'incasso. Con questi 160.000,00 mia madre comprerebbe una casa di € 100.000,00/110.000,00 massimo e la differenza la darebbe in liquidi a mio fratello per chiudere le sue posizioni debitorie.
Alla fine di tutta questa storia, quando un giorno, i nostri genitori non ci saranno più e lasceranno tramite successione legittima, questa nuova casa a me e a mio fratello, lui dichiarerà di rinunciare alla sua quota per dare a me la possibilità di avere il 100% e tornare a godere dello stesso valore che avrei avuto dal 50% del valore dell'attuale casa dei nostri genitori, qualora fosse andata questa in successione, € 100.000,00/110.000,00 pari al 100% della nuova casa paragonato al 50% del valore (€ 200.000,00) dell'attuale casa dei nostri genitori.
Sperando di essere stato più chiaro possibile, mi chiedo e chiedo a voi se è possibile (almeno legalmente) tutto ciò, senza che nessuno rischi di subire un danno, oppure se ci sono altre soluzioni più semplici e soprattutto sicure. Grazie. Attendo Vs. risposte.