saronino

Membro Attivo
D'accordo con tutti; l'unica obiezione che pongo è che se la clausola non fosse stata espressamente accettata se ne può chiedere l'annullamento (non certo la nullità). Nulla vieta all'acquirente di chiedere un preventivo sia al notaio "imposto" che al proprio di fiducia, precisando a quest'ultimo che il primo è già in possesso di tutta la documentazione (che -comunque- deve essere prodotta a cura e spese della parte venditrice per quanto attiene ai beni da vendersi). Spesso le differenze sono infime ed è meglio soffermare l'attenzione sulla documentazione che talvolta è involontariamente carente.

Aggiunto dopo 6 minuti :

Grazie Fausto per il consiglio e grazie anche a Salvo.
 

tresi

Nuovo Iscritto
L'acquirente non si rende conto il fastidio e perdita di tempo che possa recare un cambio di Notaio.
l'impresa costruttrice preferisce sempre rogare dal notaio dove inizialmente ha seguito il cantiere ,appunto perchè il notaio che ha seguito il cantiere dall'inizio ha tutta la documentazione in mano e le varie varianti in corso d'opera , DIA VARIAZIONI e quant'altro. inoltre cambiare vuol dire produrre tutta la documentazione iniziale cioè atto costituivo di provenienza, atto mutuo per eventuale cancellazione di ipoteca, atto appezzamento terreno iniziale, tabelle condominiali + reg. condominiale, CDU, certificato di conformità immobile, cert, energetico,accatastamento immobile e relativi certificati di abitabilità, fine lavori,con relative planimetrie catastali.
ti consiglio di lasciar perdere, è veramente un lavoraccio....
 

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