gigi10

Membro Attivo
Proprietario Casa
Avevo supposto male: in ogni caso rimane vero che il quieto vivere a volte ripaga di più.
E' un vecchio proverbio.

Scusa, ma non lo vedo come "quieto vivere", lo vedrei più come dirigere le proprie energie e battaglie verso obiettivi positivi, e non dedicare tempo a battaglie in cui, bene che vada, non vince veramente nessuno

Saluti
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Scusa, ma non lo vedo come "quieto vivere", lo vedrei più come dirigere le proprie energie e battaglie verso obiettivi positivi, e non dedicare tempo a battaglie in cui, bene che vada, non vince veramente nessuno

Saluti
Puoi rassumere e catalogare il tuo pennsiero come meglio credi: condivido il tuo atteggiamento, ma ammetti che la tua valutazione è molto personale.

Il fatto che non vinca nessuno non è propriamente esatto: non ricordo più da che parametri era partita la discussione, ma una variazione di attribuzione di quote di spesa, dando un peso millesimale a questo spazio/posto macchina, potrebbe in caso di spese connesse alla corsia box modificare significativamente le reciproche quote di competenza
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Quindi e’ una vittoria appagante? E’ soddisfacente togliergli “un posto macchina che vale oro”?
qui sta sfuggendo un aspetto basilare che è l'educazione della persona. Alcuni anni fa sono stato ospite di mia sorella; mi ero comprato un binocolo (un 20x100 che ha bisogno del treppiede) lo volevo provare e lei mi ha suggerito di salire sul terrazzo condominiale. Mi ha spiegato di prendere l'ascensore di uscire al penultimo piano perché il condomino dell' ultimo piano è proprietario di entrambi gli appartamenti e l'ascensore è stato inglobato nella casa. Così con la mia valigia ed il treppiedi sono salito al penultimo piano con l'ascensore, ed ho incominciato a salire la rampa di scale che porta all'ultimo: mentre salivo la rampa che porta al pianerottolo di arrivo dell'appartamento "padronale" ho incominciato a vedere sugli ultimi gradini pile di riviste vecchie; sul pianerottolo d'arrivo del piano, dove è presente una porta di accesso all'appartamento, cassette della frutta e della verdura (in cattivo stato di conservazione), una libreria tipo Billy con dei libri impolverati con davanti non so quante bottiglie di vino vuote, fustini di detersivo, e per finire sulla prima rampa che saliva al terrazzo scatole di scarpe con dentro il contenuto (mi ero preso la licenza di curiosare).
Non pensare che questa situazione, che ho descritto, sia molto differente da quella del tizio che parcheggia la sua seconda macchina; perché alla base di un simile comportamento c'è la stessa filosofia che tu hai chiamato "rendita di posizione" e che i buonisti giustificano con il ragionamento del "non da fastidio a nessuno" .
Un giorno parlando con la portinaia le ho chiesto "scusi ma lei lava le scale?" e lei ovviamente risentita "ma certo!!! perché ha trovato le sue scale sporche?" le ho risposto "no perché come tutti uso l'ascensore; però due giorni fa sono salito sul terrazzo ed ho visto in che condizioni si trovano le scale e il pianerottolo dell'ultimo piano con tutta la roba che c'è fuori" e lei, calando i toni, "eh si ma lei non da fastidio a nessuno perché quelle scale non ci passa nessuno e poi la signora mi ha detto di non pulire quelle scale che ci pensa la sua donna".
Infine; siccome sono abituato a dire quello che penso, lo faccio anche questa volta: mi è saltata la mosca al naso quando ho letto:
Provo a spiegarmi meglio: se si ottenesse che l’auto fosse spostata, si tratterebbe di un buon risultato?
Si sostiene comunque lo stesso costo del passato per le spese significative da sostenere, e si ha una persona scontenta.
Quindi e’ una vittoria appagante? E’ soddisfacente togliergli “un posto macchina che vale oro”?
Se la risposta e’ sì, secondo me c’e’ un problema di fondo che magari porta a non vivere bene (e ad avere assemblee condominiali difficili… :))
neanche il Garrone deamicisiano porrebbe in questi termini la questione; perché si vive bene quando tutti si è educati alla stesso modo ed invece nella realtà non lo si è: c'è sempre qualcuno che vuole emergere ed approfitta del quieto vivere per trarre vantaggi. Se un condomino volesse usare la propria bicicletta per fare una prova gli verrebbe impedito di percorrere il corsello fino in fondo perché "l'intelligente di turno sa far sfruttare la sua posizione".
 
Ultima modifica:

Gianco

Membro Storico
Professionista
Non pensare che questa situazione, che ho descritto, sia molto differente da quella del tizio che parcheggia la sua seconda macchina
A mio parere sono due casi molto differenti. In quello che citi tu il condòmino utilizza una o due rampe di scale in uso a tutto il condominio, tant'è che tu ci sei dovuto passare per usufruire del terrazzo condominiale. Il caso in esame non credo che debba essere considerato come se fosse un altro posto macchina perché se l'auto del titolare è parcheggiata dentro il box e nel tratto del passaggio in discussione dovesse parcheggiare il figlio, lui deve o chiamare il proprietario per spostarla, altrimenti deve andare alla ricerca della chiave per spostarla, uscire e rimetterla al suo posto. Vi sembra un grosso privilegio?
 

symbol60

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie dell’attenzione, in realtà stavo volando molto basso, e volevo solo riportare dei pensieri generali legati anche al mio vissuto.

Provo a spiegarmi meglio: se si ottenesse che l’auto fosse spostata, si tratterebbe di un buon risultato?
Si sostiene comunque lo stesso costo del passato per le spese significative da sostenere, e si ha una persona scontenta.

Quindi e’ una vittoria appagante? E’ soddisfacente togliergli “un posto macchina che vale oro”?

Se la risposta e’ sì, secondo me c’e’ un problema di fondo che magari porta a non vivere bene (e ad avere assemblee condominiali difficili… :))

Non sto parlando dal pulpito, e’ solo che per me ha funzionato le volte che l’ho applicato

Ancora saluti

Ma perche' nessuno mi risponde sull'esempio del balcone ?
Io, invece, rispondo alle domande che mi vengono posto, se non altro per buona educazione. Almeno ci provo ...
Mi chiedi: "E’ soddisfacente togliergli “un posto macchina che vale oro”?"
per me e' molto soddisfacente che si rispettino le regole, tutto qua.
E' soddisfacente per te che si arresti uno che ha sgraffignato un portafogli di qualcun altro ? se lo arrestano o non arrestano, a te che cambia ?
Ripeto - ma e' l'ultima volta che lo faccio - che le considerazioni di tipo psicologico non dovrebbero entrare in questa discussione e suggerisco altri forum dove dare sfoggio delle proprie competenze nel campo (perche' sul pulpito ti ci sei messo, eccome ....).
Tu non mi conosci e non ti devi permettere di presumere che vivo bene o male, ne' la cosa ti deve interessare. Cosi' come a me non intererssa sapere che a te ha funzionato tutte le volte che l'hai applicato (non ho manco capito bene cosa, poi ....). Buon per te, comunque, ma chi se ne importa, se permetti ...
Qua ho posto un quesito che riguarda diritti e doveri nella vita condominiale. Altre considerazioni sono del tutto fuori luogo. Non mi pare un concetto difficile ...
Piuttosto, rispondi sul balcone, se hai argomenti ....
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
A mio parere sono due casi molto differenti.
non è affatto vero: il diritto di passaggio sulle scale e nella parte terminale del corsello ce l'hanno tutti i condomini; è questo concetto che ti sfugge. Il principio attorno al quale giri che è quello che è uno spazio che nessun'altro può usare senza recare disturbo a me e che posso usare solo io sobbarcandomi il disagio di dover rimuovere la macchina parcheggiata per poter far entrare nel box l'altra mia macchina non regge. Pensa agli altri condomini che devono pagarsi, o comprarsi, un altro posto macchina o box oppure, tutti i giorni, devono inanellare giri su giri per le strade del quartiere per trovare un posto per parcheggiare la seconda macchina.
Tanto è vero che se per una situazione contingente un condomino dovesse far entrare un furgone di un artigiano, trovando l'appendice del corsello libero lo può utilizzare senza ledere alcun diritto altrui. Se dovesse sopraggiungere il proprietario dell'ultimo box e dovesse parcheggiare all'interno chiaramente il furgone andrebbe spostato, ma il condomino non può pretendere che il furgone non sia parcheggiato in quello spazio perché ci deve mettere la sua seconda macchina. Tale condomino non può mettere in atto atteggiamenti prevaricatori del tipo nello spazio ci lascio temporaneamente la mia macchina e la metto dentro quando arriva l'altra, oppure pretendere che il furgone si sposti per parcheggiarci l' altra macchina perché l'appendice del corsello serve a lui per fare manovra e quindi è diventato "suo".
Questo, a mio avviso, sarebbe un utilizzo abusivo della proprietà condominiale che fa il pari con l'atteggiamento di certe imprese, che fanno lavori di ristrutturazione edilizia, che per mantenere su strada pubblica il posto per i loro autocarri delimitano lo spazio di parcheggio con i sacchi dei calcinacci: pagassero almeno la tassa di occupazione di suolo pubblico.
Il discorso che il condominio non avrebbe alcun giovamento dall'aver ottenuto che la seconda macchina non venga più parcheggiata nell'appendice del corsello è una considerazione che tenta di rovesciare un principio di equità per mantenere e legalizzare una situazione "abusiva".
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma perche' nessuno mi risponde sull'esempio del balcone ?
perchè l'esempio non è calzante. Innanzitutto la veranda altera il prospetto della facciata, potrebbe, e sottolineo il condizionale, infrangere regolamenti edilizi comunali sulla uniformità del prospetto, o RdC che vieta di costruire verande se non di un certo tipo in modo che ci sia una uniformità. Infine facendo cubatura, sopratutto se tutti verandassero, la veranda potrebbe far sforare all'edificio l'indice di edificabilità del palazzo.
 

symbol60

Membro Attivo
Proprietario Casa
perchè l'esempio non è calzante. Innanzitutto la veranda altera il prospetto della facciata, potrebbe, e sottolineo il condizionale, infrangere regolamenti edilizi comunali sulla uniformità del prospetto, o RdC che vieta di costruire verande se non di un certo tipo in modo che ci sia una uniformità. Infine facendo cubatura, sopratutto se tutti verandassero, la veranda potrebbe far sforare all'edificio l'indice di edificabilità del palazzo.

Riguardo i regolamenti edilizi, avevo precisato in un precedente post che ipotizzavo che non si trattasse di abuso edilizio e che si fossero ottenuti tutti i permessi del caso. Riguardo il prospetto: a parte che certe verande arricchiscono il prospetto, piuttosto che deturparlo, ma supponiamo pure che sia su un cortile interno, dove nessuno lo vede. La domanda che facevo a me sembrava chiara, ma forse non lo e' stata.
Ti ringrazio della risposta, ma mi rivolgevo a coloro i qualo dicono che non mi dovrei preoccupare, perche' tanto se quello parcheggia o non parchegga, a me che mi cambia ?
(e quindi non certo a te, che invece intervieni sempre nel merito .... ). Ripeto comunque la domanda, cercando di chiarirla: supponiamo che siano tutte rispettate le regole; se uno ha chiuso un balcone in modo del tutto regolare, senza deturpare niente (per esempio con quei bellissimi pannelli trasparenti, che non alterano certo l'estetica del palazzo), si devono modificare i millesimi o deve vigere il principio che siccome non da fastidio agli altri, e' giusto che non si faccia niente ? In fondo a me che mi cambia, se quello c'ha il balcone chiuso o aperto ?
 

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