rospan

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Buste, aperte o chiuse, non ce ne sono.......
Nessuna assemblea che scelga il preventivo....
L’amministratrice( prestanome ai genitori) sceglie il più basso.....
Cose inaudite
 

basty

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Aver stabilito un tempo così ristretto è stato un errore, ma è chiaro come ha suggerito Gianco che una ambigua gestione dei termini e delle funzioni si presta a "pilotare" la decisione finale. Se poi si aggiunge la presenza di figure dominanti sulla maggioranza, e amministratori conniventi , la minoranza finisce per subire anche se determinata a far rispettare le norme condominiali.
È l'effetto distorto della democrazia
 

Franci63

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Se poi si aggiunge la presenza di figure dominanti sulla maggioranza, e amministratori conniventi , la minoranza finisce per subire anche se determinata a far rispettare le norme condominiali.
È l'effetto distorto della democrazia
condivido.
ma se la minoranza è veramente determinata può ricorrere all'autorità giudiziaria per la "rimozione" dell'amministratore , se compie atti contrari al suo dovere.( per dirla in parole povere)
 

Gianco

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Addio, se si entra in beghe giudiziarie la si finisce alle classiche calende greche con grosse perdite di tempo e di denaro. Io confido nel promesso: cambio di rotta.
 

Luigi Criscuolo

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secondo me se non incaricate in progettista di redigere il capitolato ed il computo dei lavori correte il rischio di paragonare le patate con le mele o se va bene, nell'ambito della stessa specie di mele ( perché si potrebbero paragonare le annurche con le fuji),mele di qualità A) con mele di qualità B). Poi il progettista potrebbe essere incaricato di fare il Direttore dei Lavori. Inoltre ci vuole il Cooordinatore della Sicurezza sia in fase di progettazione che di esecuzione dei lavori (sopratutto se si interviene sul cornicione del palazzo condominiale). Non dimenticarti che il committente dei lavori è il condominio se succede un infortunio sul lavoro il responsabile è il condominio. Per questo di solito il condominio nomina il Responsabile dei Lavori: abitualmente l'amministratore, altrimenti un altro soggetto in grado di assumere questa carica. Occhio che per certi infortuni c'è il penale. Il capitolato ed il computo va approvato dalla assemblea dei condomini i quali potrebbero anche "limare" (non fare eseguire) alcuni interventi.
5 giorni per presentare i preventivi sono pochi anche se si disponesse dei documenti che ho citato. Inoltre se nel verbale è scritto che tutti i condomini hanno la possibilità di presentare preventivi, la data entro la quale bisogna presentarli deve essere di un certo periodo dopo la ricezione dei verbali altrimenti si incorre in un possibile annullamento della delibera.
Tra l'altro l'assemblea dei decidere il criterio che verrà adottato per la scelta della impresa che redigerà il lavoro.
L'amministratore può anche non presenziare alla assemblea condominiale, però se c'è da discutere il bilancio consuntivo e preventivo la sua presenza è indispensabile.
Ricordati che l'assemblea la conduce il Presidente che detta al Segretario (entrambi nominati dalla assemblea) cosa scrivere sul verbale.
Diffida dalle assemblee tenute con il principio del "volemose bbene".
 

Antonio Abiuso

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Come al solito il post pecca di notevoli imprecisioni. Non si dice se l'amministratrice è pure condomina e/o lo sono i suoi genitori. Ad ogni modo: in caso negativo, cioè se costoro hanno agito non quali condomini ma solo nelle vesti di incaricati dall'amministratrice (cioè a nome e per conto della medesima in quanto tale e non condomina) non potevano essere portatori di deleghe condominiali in quanto vietato per legge (art.67 D.A. c.c.) ; sicché in tale ipotesi si configurerebbe un vizio radicale dell'assemblea passibile quindi di venire annullata.
Circa il deliberato margine di cinque giorni per la presentazione dei preventivi ci andrei cauto; di norma un termine del genere è soltanto indicativo (in senso tecnico: 'ordinatorio') e non 'perentorio', salvo che nella relativa delibera sia stato come tale espressamente qualificato.
A parte ciò condivido le opinioni dianzi manifestate sul fatto che, quando trattasi di decidere sulle spese comuni da affrontare, è sempre meglio valutare un preventivo in più che uno in meno.
 

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