Luigi Criscuolo

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Voi dite che ci sono più probabilità di aver ragione contando sullo sbaglio dei 90 millesimi e non chiedere la modifica della tabella a causa dei soppalchi?
I soppalchi sono soppalchi. Come ho cercato di spiegarti, secondo me, i soppalchi non inficiano le quote millesimali. Le nuove unità immobiliari si. Ora nel marasma descrittivo che hai fatto come puoi pretendere che ti rispondiamo? Cosa dice il regolamento edilizio urbano del Comune di Napoli? Io che abito a Roma non lo so. Ti dirò di più a Milano che, a scapito del mio cognome, è la mia città natale, non danno l'abitabilità in unità immmobiliari seminterrate indipendentemente dalla loro altezza; a Roma si. A Roma camminando lungo i marciapiedi puoi vedere attraverso delle finestre che si affacciano a filo del marciapiedi cucine, sale da pranzo, camere da letto ecc... ecc... . A Napoli, città che conosco superficialmente, nonostante il cognome che porto, ci sono situazioni abitative che mi lasciano perplesso. Ma se ci sono ed il comune non ha fatto nulla, bisogna prendere atto che ormai si sono consolidate. Il problema di quelli che tu chiami soppalchi è se sono unità abitative che rispondono ai requisiti del regolamento edilizio al momento della loro costruzione, se sono state sanate, se risultano al catasto, allora vanno considerate altrimenti no. Secondo me se c'é l'altezza media di almeno 2,70 m (nel mio post precedente avevo scritto 2,60) ed il locale prende luce diretta è una stanza, quindi può avere l'abitabilità, se ci sono più locali in questa situazione, e questi sono abitati da due nuclei familiari differenti si può ipotizzare una appartamento disposto su due livelli, sopratutto se hanno un ingresso unico. Tuttavia bisgna vedere come è articolato l'edificio; rispondere e darti una suggerimento va preso con il beneficio di inventario: ti consiglio di sentire un geometra.
 

GUMP

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a riguardo dell'ultima risposta chiedevo tutt'altra cosa: se i soppalchi sono alti oltre 2,60 mt, essendo l'ambiente vivibile, dovrebbe comportare la variazione catastale e sua rendita, perché questa variazione non si dovrebbe estendere alla modifica della carta millesimale?

x il sig. Criscuolo, i miei dubbi li ho espressi proprio dopo aver chiesto a geometri; stessa casa e situazione fanno calcoli diversi per la carta millesimale. Penso che se mettessi insieme 20 geometri ognuno dice le proprie ragioni di calcolo (l'avv.to mi ha fatto vedere un ricorso di carta millesimale per la soppalcatura e il giudice ha approvato). Io vorrei muovermi nella giusta direzione per evitare sorprese e spese a vuoto. Cmq grazie per le risposte, a tutti.
 
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Luigi Criscuolo

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fonte: http://www.overlex.com/leggithread.asp?id=1013&board=condominio
Le tabelle millesimali predisposte in origine dal costruttore e accettate da tutti gli acquirenti hanno pieno valore e non possono essere modificate se non all'unanimità o dall'autorità giudiziaria.
Ogni prfessionista che redige le tabelle ha un suo metodo personalizzato anche se usa dei coefficienti universalmente accettati.
Per fare un esempio, i soppalchi se realizzati dopo l'acquisto, non generano una variazione millesimale tale da far impugnare le tabelle originali.
Se vuoi una completissima panoramica sulla compilazione delle tabelle millesimali, dei coefficienti, delle indicazioni ministeriali e delle Sentenze in merito, collegati qui:
http://www.condomini.altervista.org/CoefficientiTabelle.htm


fonte: http://www.appc.it/2012/07/modifica-tabelle-millesimali/
.....Altra ipotesi, facilmente realizzabili ove le condizioni dell’edificio lo consentano (soprattutto in immobili con altezza superiore ai 4 metri, ad esempio negozi o capannoni), è la costruzione di un soppalco che fa aumentare la superficie utile.
Anche il tale ipotesi se il soppalco ha una ampiezza significativa si dovrà procedere alla determinazione dei nuovi valori.
Lo stesso vale per la chiusura di un balcone o terrazzo con veranda o per il cambio di destinazione di uso ma solo se accompagnato da significativi interventi edilizi.
In tutte queste ipotesi come quella in cui i millesimi originari siano frutto di un errore di calcolo e aggiungerei ora, dopo la sentenza, anche di tipo valutativo, sarà possibile, a maggioranza determinare le nuove quote, senza necessariamente passare dalle forche caudine dell’unanimità, difficilmente ottenibile stante il conflitto di interessi e la tipica conflittualità tra condomini, o attraverso una vertenza giudiziaria, lunga costosa ed incerta. ....

Quindi, secondo me, alla luce di quanto sopra, se l'operazione di soppalcatura ha comportato la creazione di vani abitabili (cioé altezza superiore o uguale a 2,70 m e ricevimento di luce diretta) si crea una unità immobiliare su due piani che, se gli altri appartamenti sono più alti, avrà un coefficiente d'altezza minore (per entrambi i piani). Se l'operazione di soppalcatura è amovibile non bisogna tenerne conto nel calcolo delle tabelle millesimali qualsiasi sia l'altezza dei vani creati.
Se l'operazione di soppalcatura è definitiva, ha creato degli ambienti di altezza inferiore ai 2,70 ma superiore ai 2,40, dipende da quanto si è ampliata la superficie calpestabile: se l'aumento supera 1/4 (valore determinato in modo personale) della superficie originaria si ricade nella situazione dell'appartamento disposto su due livelli.
Se l'operazione di soppalcatura è definitiva, ha creato degli ambienti di altezza inferiore ai 2,40 ma superiore ai 2,00, dipende da quanto si è ampliata la superficie calpestabile: se l'aumento supera 1/3 (valore determinato in modo personale) della superficie originaria si ricade nella situazione dell'appartamento disposto su due livelli.
 

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