Gianco

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Ti sbagli di grosso. La planimetria catastale deve coincidere con lo stato di fatto che normalmente non coincide con il progetto. Anche se a volte le differenze non comportano abuso edilizio.
 

basty

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Ti sbagli di grosso. La planimetria catastale deve coincidere con lo stato di fatto che normalmente non coincide con il progetto. Anche se a volte le differenze non comportano abuso edilizio.
Capisco che siano frequenti le varianti in corso d'opera, ma il principio corretto alla fine è che progetto approvato, stato di fatto e planimetria catastale siano conformi.
 

gerico394446

Membro Junior
Proprietario Casa
infatti si parla di conformità edilizia non a caso
deve coincidere lo stato di fatto col progetto e con la planimetria catastale
altrimenti se lo stato di fatto è diverso dal progetto bisogna fare una sanatoria
e se si vuol cambiare qualche tramezzo in casa bisogna presentare la scia in comune o dia, adesso non ricordo bene
e poi devi aggiornare la planimetria catastale, se hai aggiunto vani (ad esempio ricavando due camere da una più grande) e quindi cambiato la rendita
la conformità edilizia è essenziale
certo poi chi va a controllare se al posto della camera hai la sala da pranzo
fatto sta che quando vendi devi dichiarare la conformità edilizia
e per richiedere l'agibilità è necessaria la conformità edilizia
quindi se uno si deve preoccupare che tutto coincida, allora non va bene niente
va bene che siamo in Italia però.......
 

gerico394446

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Proprietario Casa
l'abuso edilizio si ha quando si costruisce senza permesso rilasciato dal comune, o quando edifichi in difformità col progetto cioè appunto quanto metti un vano al posto di un altro vano
ma l'abuso grave si ha quando costruisci utilizzando più volume di quello concessoti dal progetto approvato, e magari al posto di fare 4 piani ne fai 5
oppure al posto di fare delle cantine realizzi dei sottotetti abitabili o altro ancora
 

Gianco

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Professionista
A volte i tramezzi non coincidono perfettamente con il progetto o gli infissi risultano traslati. Queste variazioni non costituiscono abuso, ma se scade la concessione edilizia sei obbligato a presentare un progetto in accertamento di conformità. L'importante è che la planimetria corrisponda alla realtà: il progetto senza che ci siano abusi di volume e/o di superficie non pone problemi. Ricordo che l'accatastamento deve essere presentato entro un mese dalla fine dei lavori, entro i termini.
 

gerico394446

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Proprietario Casa
Scusami gianco c'è differenza tra concessione edilizia e permesso di costruire?
In effetti controllando con la riga le due piantine mi sono accorto che in quella comunale il bagno è un po' più lungo, e di conseguenza camera e cucina sono leggermente più strette rispetto alla realtà
Ma sono differenze minime dell'ordine di mezzo metro.
Mentre la planimetria catastale coincide perfettamente con lo stato di fatto
Ovviamente anche la superficie totale nelle due piantine e lo stato di fatto è la stessa.
L'altezza del piano, nello stralcio del progetto comunale non l'ho trovata mentre su quella catastale è indicata.
Sul progetto comunale poi ad ogni vano viene dato un nome tipo: camera, cucina, sala da pranzo ecc., mentre in quella catastale non viene indicato a tutti i vani
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La concessione edilizia corrisponde al permesso di costruire. Purtroppo nell'edilizia le regole sono sempre in evoluzione, involuzione. Il principio che si sta seguendo è quello di scaricare tutte le responsabilità sui professionisti scaricandole assieme al lavoro dai dipendenti comunali. Lo scopo è quello di gravare tutte le verifiche e le responsabilità sui progettisti, tantìè che se dovesse sfuggire una norma ed il fabbricato viene realizzato, nel momento in cui l'ufficio tecnico comunale riscontra l'errore, impone la demolizione gravando le responsabilitò ed i costi sull'unico responsabile, il tecnico progettista. Prima, quando di rilasciavano la concessione edilizia eri tranquillo perchè il progetto era stato esaminato dagli addetti e riscontrato conforme, per cui dormivi sonno tranquilli. Adesso i dipendenti si sono scaricati le responsabilità e hainoi addossate sulle nostre spalle. E mentre loro si devono aggiornare con le norme che si evolvono e che riguardano il loro territorio, noi potremmo perdere un aggiornamento e le regole non perdonano.
Tornando alla planimetria, come volevasi dimostrare, si è verificato quello che so che si verifica nella generalità dei casi. Ripeto l'importante è la rispondenza della planimetria catastale alla realtà. Mentre il progetto potrebbe avere delle discordanze che potrebbero essere regolarizzate con un un progetti do variante in corso d'opera prima che scadano i termini della concessione edilizia.
infine ci sono dei parametri che nella realizzazione dell'edificio non possono essere disattesi: L'altezza minima abitabile è di m 2,70, mente i servizi ed i disimpegni possono avere m 2,40; la superficie di un locale abitabile non deve essere inferiore a mq 9; in caso contrario diverrebbe locale di sgombero, come lo sarebbe se la superficie finestrata verso l'esterno non deve essere inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento del locale. Quindi quando mi parli di m 0,50 di spostamento di un tramezzo potrebbe essere che la modifica non rispetta le regole appena accennate.
 

gerico394446

Membro Junior
Proprietario Casa
la licenza è scaduta, nel senso che i lavori sono finiti
che vuol dire? mi tocca fare una sanatoria perché una parete è più indietro di 20 cm, un altra più in la di mezzo metro, anche se la destinazione d'uso dei vani è rispettata?
nel senso dove c'è la camera sul progetto c'è la camera nella realtà, dove c'è il bagno c'è il bagno e così via
Solo che restringendo il bagno risulta la cucina più larga da una parte e una camera più grande dall'altra nella realtà
le superfici finestrate sembrano rispettare il rapporto di 1/8
le camere sono entrambe maggiori di 9 mq nella realtà, l'altezza dell'intero piano è 2,7
il bagno pur essendo più piccolo nella realtà, è a regola
un ultima cosa, scusa l'ignoranza, cos'è un locale di sgombero?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
la licenza è scaduta, nel senso che i lavori sono finiti
che vuol dire? mi tocca fare una sanatoria perché una parete è più indietro di 20 cm, un altra più in la di mezzo metro, anche se la destinazione d'uso dei vani è rispettata?
I lavori devono essere terminati entro tre anni dal rilascio del permesso di costruire o due dalla denuncia di inizio lavori.
Se hai variato le dimensioni delle camere non è un problema. Lo è invece se hai ristretto il bagno oltre il dovuto. Chiedi conferma al progettista.
cos'è un locale di sgombero?
Un ripostiglio.
 

gerico394446

Membro Junior
Proprietario Casa
grazie per le risposte gianco
i lavori sono finiti, il permesso risale a 5 o 6 anni fa quindi.......
per quanto riguarda il bagno è a norma, nel senso che rispetta le dimensioni minime (anzi è il doppio) previste dal regolamento edilizio del mio comune
Un altra cosa di cui mi sono accorto è che nella planimetria catastale, che coincide con lo stato di fatto, c'è una porta in più rispetto al progetto in comune
Stando così le cose, non dovrei fare sanatorie?
 

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