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Cerco di farmi capire. Per poter stipulare l'atto la documentazione relativa all'immobile in cessione deve essere regolare, sia sul piano urbanistico, che catastale.da quanto capisco la fusione è di fatto ma mai formalizzata quindi ad oggi ci sono 2 UIU distinte intestate a 2 proprietari, il fatto che un locale cucina abbia cambiato uso non è necesariamente da ratificare, sarà fatta la fusione vera quando il futuro proprietario acquisterà
Questa volta @Gianco ha riletto bene .... meglio di noi. chissà se mi perdona se adesso scrivo che forse ha ragione?
Se come probabile esistesse una difformità urbanistica e/o catastale, effettivamente la compravendita nella situazione attuale richiederebbe la disponibilità dell'acquirente a dichiarare la conformità che non esiste, e non aver bisogno di un mutuo.
Quindi probabile necessità di iniziare con l"unione di fatto, poi la compravendita, poi la fusione.
Già, ma pensi che la fusione (volevi scrivere l'unione di fatto di due porzioni di u.i.u. ?) cioè la scala di comunicazione, il riordino di cucina e bagno, ecc. sia stata autorizzata con una pratica in comune, non seguita da una pratica catastale?Se la fusione è stata autorizzata deve solamente regolarizzare la posizione catastale generando due porzioni di uiu.
Da quello che capisco è che tutti i lavori fatti sono stati autorizzati dal comune. Pertanto sono regolari.Le migliorie fatte negli anni sono state regolarmente autorizzate dal Municipio.
Certamente, d'altronde per regolarizzare la pratica catastale avrebbe dovuto seguire quanto ho indicato nel post #2 e se l'avesse fatto non ci sarebbe alcun problema a stipulare l'atto.Già, ma pensi che la fusione (volevi scrivere l'unione di fatto di due porzioni di u.i.u. ?) cioè la scala di comunicazione, il riordino di cucina e bagno, ecc. sia stata autorizzata con una pratica in comune, non seguita da una pratica catastale?
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