Gianco

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@Lara19, a distanza di 7 anni ormai il problema dovrebbe essere stato superato. Comunque per chi legge, consiglio di rivolgersi al un tecnico competente che in sede di sopralluogo verifichi la natura e la posizione prevalente dell'umidità. Generalmente si manifesta prevalentemente in corrispondenza dei ponti termici, strutture in cemento armato perimetrali dell'edificio e comunque sulle murature a contatto con le pareti a nord. Sarebbe interessante verificare se le cerniere delle finestre operano senza ostacoli, perché la loro inattività si nota dalla difficoltà alla rotazione provocata dall'ossido. Anche gli infissi in legno dovrebbero manifestare un notevole deterioramento dovuto alla penetrazione dell'umidità. Del sopralluogo dovrebbe redigere una perizia giurata da consegnare ad un legale che consiglierà l'iter più adatto.
Infine, è molto probabile che l'immobile in questione si trovi al nord, quindi in zona dove l'inverno raggiunge temperature molto basse che per dei senegalesi non deve essere proprio il clima ideale.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Circa 50 anni fa accompagnai mio padre, geometra, a fare un sopralluogo in un immobile che presentava gli stessi problemi lamentati in questo caso. Il proprietario, cliente, era anziano ed aveva una compagna molto più giovane di lui con la quale aveva avuto dei figli all'epoca molto piccoli, di pochi anni, sempre malaticci. Eravamo nel periodo invernale ed il cliente non riusciva a spiegarsi la presenza di muffa diffusa in tutto l'appartamento.
Quando siamo entrati nell'appartamento un tanfo di caldo umido, ma molto umido, ci ha assaliti. Per noi che venivamo dall'esterno era impossibile respirare. Comunque facciamo il sopralluogo nelle varie stanza, dove l'aria era estremamente pesante. La prima domanda che è stata posta è stata: "Ma le finestre le aprite per arieggiare e cambiare l'aria?" alla risposta affermativa è stato chiesto di aprire qualche finestra per vedere le condizioni della parete esterna. Non ci crederai, ma tanto era il tempo che le finestre non venivano aperte, che apparivano sigillate. A quel punto è saltato fuori il problema: loro non aprivano perché erano convinti che i figli fossero malaticci a causa degli sbalzi di temperatura che dovevano sopportare quando aprivano per cambiare l'aria.
Purtroppo era un problema di ignoranza.
 

vittorievic

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Proprietario Casa
Se chiamassi l'ASL dicendo che non è possibile che bambini vivano in quelle condizioni, ne pagherei io le conseguenze?
se dovesse uscire il tecnico dell' ASL e vede lo scenario da te descritto toglie l'abitabilità all'appartamento. Non essendo più abitabile puoi interrompere il contratto d'affitto lasci loro due max tre mesi di tempo per trovarsi un'altra casa, gli trattieni la caparra per compensare le spese per sanificare l'appartamento. Se loro invece capiscono che devono cambiare stile di vita e tu vuoi provare questo loro cambiamento puoi rischiare di tenerli dentro. Ovviamente a loro spese dovranno far ripulire ed imbiancare i muri di tutta la casa da una impresa scelta da te.
 

Nemesis

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Proprietario Casa
L'abitabilità viene concessa dal sindaco
La sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente, nonché la conformità dell'opera al progetto presentato e la sua agibilità sono attestati mediante segnalazione certificata.
 

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