Luigi Criscuolo

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la scala dei disegni 1:100 significa che 1 centimetro del disegno equivale a 100 centimetri (1,0 metri) nella realtà. Ma allo stesso modo significa che 1 millimetro del disegno equivale a 100 millimetri (10 centimetri) nella realtà.
Se la scala fosse 1:200 l'approssimazione è ancora peggio perché 1 millimetro del disegno equivarrebbe a 200 millimetri (20 centimetri) della realtà.
@cris64 tu capisci che, in una planimetria, spostare di 1 millimetro una riga di confine può significare spostare di 20 centimetri il confine; se moltiplichi 20 cm per la lunghezza del confine comune fa si che a volte si parli di diversi metri quadri di proprietà.
Ecco perché è necessario che la distanza tra i confini di proprietà sia segnata riportando la distanza, risultante dagli atti, tra i confini.
Altrimenti tutto diventa aleatorio.
Comunque per il tuo problema leggi qua:
La proprietà del muro di confine e le riparazioni in caso di comunione
 

gcava

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Se la scala fosse 1:200 l'approssimazione è ancora peggio perché 1 millimetro del disegno equivarrebbe a 200 millimetri (20 centimetri) della realtà.
Aggiungo che le mappe catastali da cui si parte per effettuare i riconfinamenti sono in scala 1:2000 pertanto con margini parecchio superiori; già solo lo spessore della linea di confine in mappa rappresenta circa 1 metro nella realtà. E' pur vero che per effettuare i rilievi ci si basa su punti di fabbricati storici delle mappe cosiddette "d'impianto", le prime realizzate e più affidabili di quelle che possiamo recuperare oggi attraverso il servizio telematico del catasto. La tolleranza è alta (quando va bene mezzo metro), ma è pur sempre il sistema che utilizzerebbe un CTU nominato da un giudice in caso di controversia.
 

Gianco

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ma è pur sempre il sistema che utilizzerebbe un CTU nominato da un giudice in caso di controversia.
Un CTU che non sa neanche dove ha i piedi e purtroppo di questi improvvisati ed incompetenti ne siamo pieno. Le mappe wegis a detta del dirigente del catasto in un incontro che ho avuto personalmente con lui, sono carta straccia. Nel senso che possono essere utilizzate come eidotipo ma non servono assolutamente per effettuare delle misurazioni serie.
E' pur vero che per effettuare i rilievi ci si basa su punti di fabbricati storici delle mappe cosiddette "d'impianto"
Tutti i dettagli presenti sulla mappa d'impianto, numerata con numeri romani, hanno una validità maggiore rispetto alle linee introdotte con i tipi di aggiornamento fino al 1989. Dopo gli aggiornamenti sono stati inseriti a vista in modo approssimato perché le nuove dividenti devono essere ricostruite elaborando il libretto delle misure che le ha generate. E purtroppo qui sovente ne vediamo delle belle. Troppi si riempiono la bocca di "topografia" ma sovente certi tecnici sanno solo accendere e spegnere il gps, mancando le basi necessarie ad un buon topografo.
Scusate lo sfogo, ma ogni giorno mi scontro con una diffusa ignoranza con professionisti che non conoscono la differenza fra punti trigonometrici catastali e IGM.
 

griz

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rimane il concetto che un riconfinamento si fa in cotraddittorio tra le parti che stabiliranno così fisicamente la posizione della linea sul terreno con l'apposizione dei termini, rimane anche ovvio però che discordanze notevoli se non vi sono capisaldi attendibili( punti trigonometrici, strutture in luogo da tempo, alberi di alto fusto prossimi al confine, ecc.) possono essere rilevate e confrontate con la mappa che vale per quello che vale ma è l'unico strumento che abbiamo
 

cris64

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Scusate, ma io sono completamente ignorante in materia, cos'é un CTU e l'IGM? Puó essere che in Trentino le mappe catastali siano attendibili?
 

gcava

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Gianco ha perfettamente ragione nel suo sfogo, purtroppo sulla piazza si trova di tutto come in tutte le professioni. Però posso ammettere che a volte il riconfinare porta dei risultati, a me in certi casi, premettendo che opero in collina principalmente, è capitato di apporre dei termini (picchetti in legno) e scoprire sotto mezzo metro di terra il vecchio termine lapideo apposto nell'epoca che fu. Non sempre (anzi raramente) si è fortunati, ma se si opera con il maggior buon senso e pratica possibili talvolta qualche piccola soddisfazione arriva.
 

basty

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CTU. Consulente Tecnico d'Ufficio: in sostanza il tecnico nominato dal Giudice
IGM: istituto geografico militare (suppongo)

In trentino vige ancora il Catasto Tavolare AustroUngarico: che a differenza del catasto Italiano, è probante per quanto riguarda gli immobili.

Ma ritengo che anche quello non faccia miracoli: presumo che la scala di rappresentazione sia simile, e lo spessore delle linee tracciate non differisce dalla regione...
 

cris64

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Grazie, mi avete dato tutti risposte utili, vi faró sapere come é andata a finire, non si sa mai che vinca il buon senso!
 

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