Daniele 78

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Grazie per la risposta.
Vorrei precisare che le modifiche interne di cui sopra sono già riportate correttamente sulla planimetria del catasto urbano (abitazione accatastata nel 1994 e non nel 1984 come avevo erroneamente indicato), che presenta già la ripartizione delle pareti interne e la scala. In pratica, al catasto urbano la situazione rappresenta esattamente l'abitazione allo stato attuale, con tutte le modifiche effettuate con i lavori del 1984.

Essendo il fabbricato iscritto al solo catasto rurale fino al 1994, non sono in possesso (e non so nemmeno se esistano) di piantine interne che indichino come era prima la struttura dei locali.

Mi domando piuttosto come il Comune abbia potuto aggiornare la planimetria dei locali al catasto urbano se non era in possesso di segnalazioni dei lavori a suo tempo eseguiti.

Grazie. Saluti.
Il problema è che devi aggiornare anche le planimetrie comunali (i progetti) o comunque farli se non ci sono mai stati.
Il Catasto non ha alcuna valenza al fine urbanistico e per vendere un immobile esso deve essere conforme anche urbanisticamente parlando!
Ovviamente ciò che viene fatto in Comune deve corrispondere al Catasto ed entrambi allo stato di fatto attuale dell’immobile.
Se così non fosse l’atto di compravendita dopo, sarebbe NULLO in partenza!
 

griz

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Il problema è che devi aggiornare anche le planimetrie comunali (i progetti) o comunque farli se non ci sono mai stati.
questo non mi risulta, come presenti le tavole in comune? con che tipo di pratica? Se puoi dichiarare che la costruzione è ante 1967 e lo stato attuale è quello che è sempre stato, è sufficiente
 

Gianco

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Se puoi dichiarare che la costruzione è ante 1967 e lo stato attuale è quello che è sempre stato, è sufficiente
Certo se l'immobile non è stato interessato da interventi evidentemente successivi. Vero è che l'onere della prova è a carico di chi contesta: il dirigente dell'ufficio tecnico comunale
 

griz

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a quanto scrive il postante non esiste nessun riferimento all'immobile prima dell'accatastamento del 1994 che è successivo ad un intervento di opere interne e rifacimento del tetto, quindi lo stato attuale rappresentato dalle planimetrie catastali è l'unico riferimento, questo fa fede.
 

Daniele 78

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questo non mi risulta, come presenti le tavole in comune? con che tipo di pratica? Se puoi dichiarare che la costruzione è ante 1967 e lo stato attuale è quello che è sempre stato, è sufficiente
Già il fatto di avere delle planimetrie catastali che dimostrano un qualcosa di diverso dallo stato di fatto attuale è abbastanza esemplificativo che siano stati fatti dopo il 67 dei lavori abusivi e non dichiarati; poi ad oggi nel 2018 comunque quando devi vendere anche se l’immobile è ante 67 devi avere la doppia conformità con le regole di allora (e ti salveresti, e quelle odierne e qui viene fuori il problema).
E come sai anche tu dovendo far quadrare il tutto sei obbligato a presentare una rettifica in Comune!
 

michele1975l

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Buongiorno Daniele, non capisco perché dice che le planimetrie catastali sono diverse dallo stato attuale.
Al catasto, dal l'iscrizione avvenuta nel 1994, la planimetria riporta fedelmente lo stato attuale dei locali interni dell'immobile. Grazie, saluti.
 

Daniele 78

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a quanto scrive il postante non esiste nessun riferimento all'immobile prima dell'accatastamento del 1994 che è successivo ad un intervento di opere interne e rifacimento del tetto, quindi lo stato attuale rappresentato dalle planimetrie catastali è l'unico riferimento, questo fa fede.
Però da quanto dichiarato dal postante la planimetria depositata in Catasto è fedele ai lavori fatti ma non è stato aggiornato il progetto comunale, che avrebbe dovuto comunque essere aggiornato anch’esso nel 1994!

In questo caso avendo un immobile ante 67 puoi anche non avere alcun progetto presentato ; nel momento in cui lo modifichi (e la variazione al Catasto urbano avendo le date della presentazione) è Un attestazione della verifica.
In più come sappiamo il Catasto NON corrisponde all’abitazione!
 

Daniele 78

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Ringrazio per la risposta.
Una precisazione.
Un parente che aveva seguito i lavori mi indica che gli interventi effettuati dovrebbero essere:
  • Sostituzione pavimenti interni, serramenti e coppi del tetto
  • Spostamento pareti interne
  • Costruzione scala interna di collegamento tra piano terra, primo e secondo piano
  • Creazione di un bagno interno prima non esistente
Questo potrebbe cambiare qualcosa?
Ringrazio nuovamente
Perché questo hai scritto prima e dopo hai aggiunto
 

Daniele 78

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Professionista
Vorrei precisare che le modifiche interne di cui sopra sono già riportate correttamente sulla planimetria del catasto urbano (abitazione accatastata nel 1994 e non nel 1984 come avevo erroneamente indicato), che presenta già la ripartizione delle pareti interne e la scala.
E questo.
Il Catasto ha date precise di presentazione quindi da ciò si evince che in casa sono state fatte delle modifiche ma che non sono state dichiarate in Comune. Sto dicendo questo @michele1975l
 

Daniele 78

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Al catasto, dal l'iscrizione avvenuta nel 1984, la planimetria riporta fedelmente lo stato attuale dei locali interni dell'immobile.
Al Catasto si ma si sarebbe dovuta fare ai tempi una licenza edilizia per le modiche (parlo del 84); nel 2018 dovrai presentare una sanatoria per ciò e la certezza dell’abuso te la da la datazione del Catasto, che come affermi tu è del 94 e non del 1967. Riesci a capire?
 

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