Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
direi di no. Se la rete è sul confine ed è di proprietà comune devi aver il consenso del vicino per farci arrampicare l'essenza arborea. Il fatto che abbia messo un telo è ininfluente perché l'ha messo nella sua proprietà. Il gelsomino è una pianta rampicante che va piantata ad almeno 0,50 m dalla linea di confine. Per fare le cose in modo che nessuno possa dirti nulla devi mettere la spalliera a 0,50 m dal confine e farci arrampicare il gelsomino.
 

Mr Big Time

Membro Junior
Proprietario Casa
direi di no. Se la rete è sul confine ed è di proprietà comune devi aver il consenso del vicino per farci arrampicare l'essenza arborea. Il fatto che abbia messo un telo è ininfluente perché l'ha messo nella sua proprietà. Il gelsomino è una pianta rampicante che va piantata ad almeno 0,50 m dalla linea di confine. Per fare le cose in modo che nessuno possa dirti nulla devi mettere la spalliera a 0,50 m dal confine e farci arrampicare il gelsomino.
E' un ginepraio :)
Purtroppo i rapporti si sono incrinati.
Qui abito da neanche un anno. Ad ottobre quando decisi di fare questa cosa, come detto, ho avuto il loro consenso. L'avrò pure strappato ma me l'hanno consentito.
Ora a distanza di mesi rimostranze e minacce.
Credevo di aver fatto una cosa da vedere piacevole e decorosa.
Se per il quieto vivere mi devo spostare a 50cm lo farò ma poi innalzerei una struttura alta max 250cm (per legge) su cui far arrampicare le piante.
Penso così sia peggio...
Cosa ne pensate?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Credevo di aver fatto una cosa da vedere piacevole e decorosa.
francamente lo penso anche io.
Mi ricordo ancora i primi anni in cui sono venuto ad abitare in questa casa attuale e il vicino sottostane aveva una pianta di gelsomino in un grosso vaso: la pianta doveva essere li dalla costruzione della casa perché aveva un grosso tralcio spoglio alla altezza del balcone del proprietario ma poi si era arrampicato di sguincio ed arrivava fin sotto al mio balcone con tutti i fiori. Mi ricordo il profumo dei fiori che raggiungeva i mio balcone. Poi morto il proprietario, la nuora ha tolto tutto.
 

Mr Big Time

Membro Junior
Proprietario Casa
Grazie.
Certo che un giardiniere con oltre 30 anni di esperienza, non di primo pelo... mi sono affidato a lui. Non pensavo di essere nel torto, lui era ed è sicuro di aver agito secondo la legge. Tanto da dire di averlo fatto ancora... venir a dirmi che ha esperienza e si può fare così...
Non posso credere mi abbia fatto fare tutto questo casino per un centinaio di euro quando era sufficiente stare a 50cm... spazio ne ho...
Non posso però neanche trascurare che i vicini a voce avessero accettato e dato il consenso...
 

majocca

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Forse stiamo deviando dalla questione.
In se la rete (anche se indecorosa per loro stessa ammissione) non mi crea alcun disagio.. va però detto che oltre al danno, la beffa... la palla arriva ancora. Ripeto, non lo ritengo in ogni caso elemento di disturbo. Sono più per dire, le cose si compensano.

La questione è questa.
Ciò che mi preoccupa è di non essere in regola con la legge.
Il giardiniere sostiene che lo sono perchè il telo oscurante appoggiato alla ringhiera copre tutti gli eventuali buchi nelle maglie (un lavoro davvero ben fatto anche secondo altri professionisti che mi hanno fatto lavori in casa, bello da vedere...) e di conseguenza "fa muro".
Per ciò posso appoggiare le piante di gelsomino, a patto non superino in altezza il manufatto (ringhiera + telo).
Se volessi potrei sentire una
Le piantane che sono installate sul muretto hanno una vite da una parte una dall'altra della ringhiera. Quindi sono equamente divise. In sezione dall'alto si vedono così: -II-

Spiego : è universalemnte riconosciuto che la parte bassa della "T" indica il proprietario della rete (in altre parole, il trattino alto della T indica la non proprietà).

Le piantane infatti vengono sempre montate con il piatto verso l'esterno.

In ogni caso : sono gelsomini : l'errore non l'hai commesso tu ma il giardiniere. Li puoi togliere e cosi facendo riappacificarti con i vicini. Poi puoi ripiantarli a 50 cm dal confine, avendo cura di mettere una spalliera che li sostiene. (il gelsomino è una pianta che si sviluppa molto rapidamente: potresti usare del concime a lento rilascio per velocizzare la crescita.
Non credo tu debba scusarti con i vicini.

Stabilisci di chi è la recinzione (se tua, loro se in comunione, etc) : da li puoi sempre chiedere l'innalzamento della recinzione sino a 2,50 metri.
 

majocca

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Grazie.
Certo che un giardiniere con oltre 30 anni di esperienza, non di primo pelo... mi sono affidato a lui. Non pensavo di essere nel torto, lui era ed è sicuro di aver agito secondo la legge. Tanto da dire di averlo fatto ancora... venir a dirmi che ha esperienza e si può fare così...
Non posso credere mi abbia fatto fare tutto questo casino per un centinaio di euro quando era sufficiente stare a 50cm... spazio ne ho...
Non posso però neanche trascurare che i vicini a voce avessero accettato e dato il consenso...

Perchè non chiedi al giardiniere di citarti le leggi e le sentenze che definiscono legale l'uso di una rete ombreggiante per mettere a dimora il gelsomino non rispettando i 50 cm di distanza dal confine?
 

majocca

Membro Ordinario
Proprietario Casa
E se proprio vuoi stare a confine senza estirpare nulla, puoi trasformare la tua siepe di gelsomino in una siepe morta

In botanica e giurisprudenza, si definiscono siepi morte quelle costruite con rami secchi intrecciati e legati oppure con reti metalliche, palizzate o lastre di pietra. La distanza minima di queste tipologie di siepi non è regolamentata e, quindi, possono essere liberamente posizionate anche a confine stesso delle proprietà (art. 141 LAC)
C
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La distanza minima di queste tipologie di siepi non è regolamentata e, quindi, possono essere liberamente posizionate anche a confine stesso delle proprietà (art. 141 LAC)
Peccato che siamo nella Repubblica Italiana, e non nella Repubblica e Cantone Ticino.
Quella norma infatti è contenuta nella Legge cantonale di applicazione e complemento del Codice civile svizzero (LAC).
 

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