Nemesis

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Proprietario Casa
si intende farsi un bonifico, per giustificare l'entrata di contanti sul c.c. e di poter rilasciare un ricevuta
Un bonifico, disposto per contanti dallo stesso soggetto titolare del conto beneficiario, non giustificherebbe proprio nulla riguardo a un precedente trasferimento oltre la soglia ammessa dalla legge. Sarebbe equivalente a un versamento di contanti sul proprio conto.
 

Gianco

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Professionista
Tu puoi ricevere contanti per cifre inferiori a 1000 €. Non necessariamente devi rilasciare ricevuta. Io, nella mia attività, emetto fattura e la cifra mi può essere corrisposta in tempi differenti, anche con cifre inferiori al limite. E comunque una volta emessa la fattura posso ricevere l'importo come meglio concordo con il cliente.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
So bene che un frazionamento artificioso è sanzionabile, ma né io né nessun proprietario di mia conoscenza rifiuterebbe il pagamento in contanti perché supera il limite di legge. Molti inquilini, soprattutto stranieri, non conoscono o non capiscono questo limite assurdo.
Sto parlando di contratti legalmente stipulati e registrati all'Agenzia delle Entrate per i quali i locatori pagano tutte le tasse e hanno il sacrosanto diritto di incassare i canoni. A volte gli inquilini pagano in contanti perché non hanno disponibilità sul c/c e i soldi gli vengono prestati da qualcuno; o perché il loro datore di lavoro li paga così, magari "in nero". Sarà mica sempre colpa del proprietario?!?
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
una volta emessa la fattura posso ricevere l'importo come meglio concordo con il cliente
Deve esistere un preventivo contratto, di cui si possa avere contezza o prova, che preveda la rateazione. Solo in tale caso la molteplicità dei trasferimenti relativi a un'operazione unitaria di valore oltre la soglia può essere interpretata come prassi commerciale e non elusione della normativa.
Le scadenze dei singoli pagamenti devono pertanto essere pattuite preventivamente.

So bene che un frazionamento artificioso è sanzionabile, ma né io né nessun proprietario di mia conoscenza rifiuterebbe il pagamento in contanti perché supera il limite di legge. Molti inquilini, soprattutto stranieri, non conoscono o non capiscono questo limite assurdo
Senza ricorrere a un assegno circolare, come già ipotizzato, l'art. 49, comma 1, terzo (e ultimo) periodo del D. Lgs. n. 231/2007 prevede anche qualcosa d'altro.
 
Ultima modifica di un moderatore:

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
So bene che un frazionamento artificioso è sanzionabile, ma né io né nessun proprietario di mia conoscenza rifiuterebbe il pagamento in contanti perché supera il limite di legge. Molti inquilini, soprattutto stranieri, non conoscono o non capiscono questo limite assurdo.
Sto parlando di contratti legalmente stipulati e registrati all'Agenzia delle Entrate per i quali i locatori pagano tutte le tasse e hanno il sacrosanto diritto di incassare i canoni. A volte gli inquilini pagano in contanti perché non hanno disponibilità sul c/c e i soldi gli vengono prestati da qualcuno; o perché il loro datore di lavoro li paga così, magari "in nero". Sarà mica sempre colpa del proprietario?!?
Scusate l'intromissione. Anni or sono quando ero "bambino"
si emettevano ricevute "provvisorie" non aventi valori di legge, ma solo per uso interno e di garanzia...Chiedo: La legge escluderebbe esplicitamente questa scappatoia??? E d'altra parte mutuando per analogia un acquisto di mobili o piastrelle o altro attraverso la firma di un ordine dove l'acquirente versa un acconto che viene
trascritto e firmato regolarmente dal venditore, la copia rilasciata al cliente non fungerebbe comunque da ricevuta provvisoria in attesa della fattura dopo o contestualmente alla consegna del prodotto prenotato??? Non sono le leggi che pavento con voi...ma il modo con cui vengono "impacchettate"...Quiproquo.
 
U

User_44116

Ospite
I pagamenti in contanti sono regolari solo se di importo inferiore a 1.000 euro, e comportano il rilascio di una ricevuta soggetta a bollo (marca da 2 euro) a carico del conduttore.
Se non si osservano queste disposizioni, sia il proprietario che l'inquilino non sono in regola; queste cose una società dovrebbe saperle e tenerne conto nella propria contabilità.
Il pagamento tramite bonifico o assegno va sempre bene e non richiede il rilascio della ricevuta.
D'accordo sulla regolarità dei pagamenti di importo inferiore a 1.000 € e sull'assoggettamento al bollo (a carico del conduttore) della "eventuale" ricevuta.
Non mi risulta chiara l'affermazione "comportano il rilascio di una ricevuta...", mi domando: se la ricevuta non viene richiesta dall'interessato, il percettore ha l'obbligo di rilasciarla? Io non credo!
A questo punto sia il proprietario che l'inquilino non sono in regola; a cosa vanno incontro?
D'accordissimo che una società (il suo commercialista) certe cose dovrebbe saperle!
Chissà come viene tenuta la contabilità e chissà quale sarà il regime fiscale cui è sottoposta tale società!
Ringrazio tutti gli intervenuti.
Cordiali saluti
Sterenz
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Ma se il mio cliente può pagarmi la fattura a rate variabili inferiori a 1000 € non vedo dove sia l'irregolarità. L'importo del pagamento è inferiore al limite ed esiste una ricevuta globale.
 

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